Parco del Frignano

Il Parco del Frignano si sviluppa sull'Alto Appennino Modenese con oltre 15mila ettari di estensione e un territorio che va dai 500 metri sul livello del mare agli oltre 2.000 della vetta del Cimone, il monte più alto dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il Parco presenta un ambiente naturalisticamente ricco ed estremamente variegato. Habitat unici, di cui preservare la biodiversità, favoriscono la crescita e la conservazione di specie rare, vegetali e animali. Circhi glaciali convivono con altri trasformati in torbiere, boschi di faggete con ampie distese di sottobosco, vallette nivali si insediano alle pendici delle montagne più alti, sui quali volteggiano l'aquila reale e altri rapaci.

Parco del Frignano: 35 Itinerari

hiking-15
Escursionismo

Gli antichi borghi e il lago Pratignano

Il percorso parte dai Due Ponti (Fanano), località posta alla confluenza fra i torrenti Fellicarolo e Ospitale. Nel primo tratto, si sviluppa interamente fra boschi misti di carpino nero, roverella e cerro, intervallati da castagni fino a raggiungere il borgo delle Caselle, uno dei maggiori insediamenti rurali montani abbandonato negli anni ’50 del secolo scorso a causa di un importante evento franoso. Dopo le vestigia del borgo, il sentiero si fa più irto per l’avvicinarsi della zona dei cinghi, scoscesa stratificazione geomorfologica che sovrasta la valle del torrente Ospitale. Poi, giunti in quota, in direzione del lago si incontrano zone più rade e vecchi pascoli ricolonizzati dalla vegetazione arborea. Il lago Pratignano, di rilevante pregio naturalistico, è posto a 1.307 metri di altitudine in un’ampia conca di origine tettonica, in un’area circondata da praterie che in autunno assumono la veste migliore per la fioritura della calluna. Sullo specchio d’acqua si osserva l’incessante azione colonizzatrice delle piante palustri che lo hanno progressivamente trasformato nella torbiera più importante dell’Appennino Modenese. Nei dintorni del lago, merita una visita, sul lato ovest, un grande faggio secolare e, in posizione seminascosta sul lato est, la cavità rocciosa detta “Grotta delle fate”. Volendo, ci si può ristorare nell’area pic-nic, prima di intraprendere di nuovo la discesa lungo una cresta con vista sul monte Cimone, toccando poi gli antichi abitati di Casa del Vento e di Monte Luzzo.

Scopri di più

hiking-15
Escursionismo

Nel “far west” dell’Appennino

Percorso che si sviluppa nel medio-alto Appennino, alla scoperta della flora della zona, con tappa nel “santuario botanico” del Giardino Esperia, fino alle meraviglie geologiche del monte Cervarola e quelle faunistiche del lago di Rovinella. La prima salita si sviluppa quasi interamente in ambiente boscato, dove si possono osservare, in base alla quota, le variazioni della vegetazione arborea, che passa dal querceto misto al castagno da frutto al pino nero e silvestre, fino ad arrivare alle faggete. Interessante un bell’esemplare di pino nero, detto “il Pino solitario”, posto in posizione panoramica. Alle pendici del monte Cervarola il sentiero attraversa pascoli ancora sfruttati e da qui la vista spazia da sud a est verso il monte Cimone e fino al Corno alle Scale, in un paesaggio dominato, nei mesi autunnali, da ampie distese della pianta ornamentale Carlina acaulis. Più oltre, si raggiunge poi il Giardino botanico alpino “Esperia” collocato in una bella ed estesa faggeta, che mostra la flora appenninica dei diversi habitat naturali, ma anche piante alpine e di provenienza extraeuropea. Anche grazie alla collaborazione avviata con il CNR, il Giardino svolge l’importante missione di conservazione delle specie rare e/o a rischio di estinzione. Da qui si raggiunge poi l’anfiteatro roccioso detto del “far west”, che costituisce la località-tipo delle stratificazioni delle arenarie del monte Cervarola. Poco distante, un piccolo specchio d’acqua chiamato lago di Rovinella ospita una cospicua popolazione di tritone crestato e del più raro tritone alpestre.

Scopri di più

hiking-15
Escursionismo

Romea Strata T13NL

Tenendo il comune di Montese alle spalle, si procede verso destra si prosegue diritti lungo via Panorama. Dopo un centinaio di metri, prima della curva a sinistra, si segue il segnale CAI marchiato sul guardrail e si prende la stradina che scende verso il fondovalle. Dopo 600 metri si arriva nei pressi di un depuratore e si risale la collina seguendo le indicazioni della segnaletica CAI 400/A. Seguendo i segnali che ci conducono su una capezzagna, si arriva dopo aver percorso 1.3 km, alla strada asfaltata. Si prosegue a destra per 200 metri e, prima della curva, si svolta a destra. I marcatori CAI sono sulla casetta il mattoni sulla sinistra e sulla destra di vede un piccolo capitello. Si supera il parcheggio e si prosegue sempre diritti per 350 metri. Prestare ora attenzione: poco prima della salita, vi è sulla sinistra una capezzagna. La si segue, attraversando un boschetto. Dopo 270 metri si incontra nuovamente la strada asfaltata. Si procede a destra seguendo il sentiero CAI 400/A, proseguendo lungo la Strada Provinciale n°34. Dopo 380 metri si arriva alla piazza della chiesa si Maserno. Si procede verso destra seguendo le indicazioni Montespecchio-Ponte Chiozzo e la segnaletica CAI 446-436. Si passa così davanti alla chiesa e dopo un centinaio di metri si prosegue a sinistra seguendo la segnaletica di via Riva da "101 a 131" e il segnale del CAI 436 verso San Martino. Si scende così verso Maserno vecchio, che si raggiunge dopo 800 metri. Il sentiero sbuca nuovamente su strada asfaltata e si prosegue a sinistra seguendo ora la segnaletica CAI 448. Dopo 170 metri, prima della curva, si prende la stradina sulla destra seguendo le indicazioni CAI 448. Si procede in discesa fino a incontrare una casa, si tiene la sinistra e si supera un ponticello. Appena dopo il ponte si trova il segnale CAI 448, da seguire in salita per 500 metri. Si arriva così alla strada asfaltata. Poche decine di metri prima di arrivare alla Strada Provinciale n°34, si trova sulla destra un'altra strada che corre parallela alla provinciale ma che ha meno traffico: è via Lazzari. La si segue percorrendola per 1.3 km fino arrivare ad una chiesa. Si prosegue verso il cortile delle abitazioni e si segue a sinistra lungo la capezzagna. Si attraversano le coltivazioni, e si passa un ponticello fino ad incontrare la strada asfaltata dopo 865 metri. Si va a sinistra, in salita. All'incrocio poco più avanti, si prosegue a destra in via Roncola. Dopo 500 metri, si va a destra oltrepassando un ponte dopo una decina di metri. La si segue sempre proseguendo sul via Roncola per 2.6 km fino ad arrivare alla piazza del paese di Castelluccio. Sulla destra è visibile il campanile della chiesa, un piccolo capitello e il segnale del CAI. Si prosegue seguendo la strada principale e facendo l'ampia curva che sale, tenendo a sinistra al bivio poco più avanti e proseguendo lungo via La Palto (sempre con indicazioni CAI). Si cammina diritti su questa strada in salita fino ad incontrare dopo 500 metri, la Strada Provinciale n°34. La si segue per curva un km e al bivio si tiene la destra continuando su Strada Provinciale n°66 che si continua a seguire per 1.3 km fino a località Corona. Si svolta ora a destra, sempre seguendo i marcatori CAI scendendo verso località La Polla che si raggiunge dopo 1.2 km. Attraversato il borgo, si continua a scendere sempre seguendo le indicazioni CAI. Si arriva così ad incontrare la Strada Provinciale n°324 e il cartello, sulla destra, indicante la località di Rocca Corneta. Si prosegue verso destra, percorrendo 60 metri di Strada Provinciale e si svolta poi alla prima strada a sinistra. Si segue la strada che porta fino alla Rocca, la si aggira seguendo i 5 capitelli in fila e si prende la capezzagna a scendere sulla sinistra fino a raggiungere il torrente Dardagna dopo 900 metri. Lo si supera grazie al ponte e si risale la scarpata con una ripida salita. Dopo 2.2 km si raggiunge la chiesa di Trignano in località l'Osteria. La si supera continuando a salire sempre diritti per 300 metri, sempre seguendo le indicazioni CAI. Si esce su strada asfaltata con l'acquedotto davanti e si prosegue a destra in località Casa Grigi. Si segue via Pedroni, asfaltata, entrando nel Parco Regionale Alto Appennino Modenese. Si segue la strada asfaltata per 890 metri e si gira a destra a scendere lungo la capezzagna proprio in corrispondenza del cartello indicante via Serrazzone. Si segue la capezzagna a destra, superando Fosso delle Sassaie ed incrociando nuovamente la strada asfaltata dopo 1.1 km. Sulla strada di va a destra continuando in via Serrazzone. Dopo qualche decina di metri, appena fatta la curva, si segue il sentiero CAI a scendere che consente di attraversare il campo. Si arriva su una strada asfaltata e si prosegue diritti, in salita, fino a trovare via Serrazzone dopo 520 metri. Si prosegue a destra raggiungendo il paese di Serrazzone dopo un centinaio di metri. Si prosegue diritti tenendo la chiesa a sinistra. Passata la chiesa, a scendere sulla sinistra, si trova un piccolo parco da dove parte il sentiero che seguendolo porta a località Ponti nel comune di Fanano dopo 1.2 km. La discesa è ripida e si deve prestare attenzione. Scesi sulla strada asfaltata di via Serrazzone, si prosegue a sinistra, attraversando il ponte e poco dopo, sempre andando diritti, se ne attraversa un altro. Dopo un centinaio di metri dal secondo ponte sulla sinistra si vedono delle scalette, segnalate CAI, in pietra che salgono. Si prende il sentiero e sempre seguendolo si arriva al centro di Fanano, dopo700 metri. Si trovano ora le indicazioni per la chiesa di Fanano.
 

Scopri di più

hiking-15
Escursionismo

Romea Strata T14NL

Tenendo la chiesa di Fanano alle spalle, si prosegue a sinistra passando davanti a 2 Oratori e proseguendo a sinistra in via Neruzzi. All'incrocio, dopo 300 metri, si attraversa la strada e si prosegue diritto lungo via Piano. Poco dopo, al quadrivio, si va ancora diritto tenendo gli impianti sportivi sulla sinistra, si prosegue sempre diritti lungo via Palazzo. Dopo 360 metri si raggiunge lo stop di via Abà . Si procede a destra in salita tenendo le indicazioni di Fellicarolo. Dopo un centinaio di metri, prima della curva, si va a sinistra seguendo le indicazioni del CAI sentiero 425 e proseguendo su via Madonna del Ponte. Si va diritto per questa strada che è indicata chiusa a T e dopo 560 metri si supera il torrente Fellicarolo e si prosegue lungo il sentiero. Si è nel Parco Regionale dell'Appennino Modenese. Il sentiero sale per 2.3 km e si incontra la strada asfaltata che porta alla frazione di Ospitale. La si attraversa e si prosegue diritto, scendendo e attraversando il torrente Ospitale. Si segue il sentiero CAI e le indicazioni per Ospitale della cartellonistica dei "I sentieri del Frignano". Si toccano così località Pianeto, Le Piagge, Ponte Nuovo, La Sega e Casa Nuova fino a raggiungere la frazione di Ospitale dopo 4.1 km. Si attraversa la piazza passando davanti alla chiesa e si prende il sentiero che si ha davanti alla chiesa fra le 2 case. Lo si segue sempre. Questo sentiero, numerato CAI 413-415, incrocia più volte la strada perchè sale diretto tagliando i tornanti. Lo si segue sempre raggiungendo Rifugio Capanno Tassoni dopo 2.6 km. Prestare attenzione perchè il selciato è antico e può essere scivoloso.
 

Scopri di più