Sentiero dei Ducati

Sentiero dei Ducati: 7 Itinerari

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Sentiero dei Ducati Tappa 01

Prima e straordinaria tappa a cui non manca veramente nulla: antichi borghi, torri e castelli, aspri calanchi e forre ombrose imbricati l’uno con l’latro a formare un paesaggio, quello tipico delle colline emiliane e delle montagne dell’appennino Tosco Emiliano, che non è solo oggetto estetico ma piuttosto l’espressione diretta di una realtà evoluta nel tempo, interazione complessa tra assetto geologico, botanico e non ultimo l’azione dell’uomo. Panorami grandiosi si dipanano man mano che il viandante sale di quota, abbandonando la grande pianura e la sua chiostra Alpina che la chiude a nord, perfettamente visibile nelle giornate terse, per salire verso nuovi ampi orizzonti montuosi, solcati dalla profonda valle dell’Enza, le cui acque rimarranno fidate compagne per tutta la tratta emiliana del cammino. Segnalazioni - A causa del terreno prevalentemente argilloso, a seguito di periodi piovosi possibilità di fango con tratti scivolosi, in particolare nell’Oasi del Bianello (salita monte Lucio, discesa fontanina della Moja) e tra Ca' Reverbera e Grassano; - Tappa priva di luoghi di ristoro intermedi fatta eccezione per una trattoria in località Grassano Alta. Descrizione della Tappa Lasciato l'abitato di Quattro Castella (162) nei pressi della Chiesa Parrocchiale posta alle pendici dei famosi quattro colli Matildici, si imbocca la strada bianca che sale al Castello di Bianello, nel cuore dell’omonima oasi naturalistica. Poco prima di giungere al castello (che vale certamente una visita) il percorso lascia la strada bianca e si sposta sulla sinistra in località Corte degli Ulivi (splendida vista sulla conca calanchiva di Bergonzano). Da lì, con piacevole anche se a tratti faticoso saliscendi si giunge dapprima al colle di Monte Lucio (ruderi della torre medievale; splendida vista sul castello di Bianello e sulla pianura padana) poi sul monte Zane (ruderi della torre medievale; resti di un insediamento agricolo; stagno) per poi scendere con un tratto ripido (fare molta attenzione in caso di fango) nella stretta valle della Moja che si intercetta nei pressi di un fontanino e dei resti di una vecchia cava di argilla, orami trasformati in calanchi, ricchi di fossili marini.  Si sale quindi per tratturo e poi per sentiero a tratti ripido fino a raggiungere il borgo di Caverzana (400 m) con crescente e splendida vista sulla pianura e sui calanchi e i colli di Quattro Castella. Da Caverzana si prosegue per breve tratto asfaltato in piano fino alla suggestiva chiesetta della Madonna della Battaglia, di importanza storica per poi scendere (carraia con sbarra) fino ad un comodo guado sul torrente Modolena (270 m) e poi risalire per sentiero al suggestivo borgo abbandonato di Reverbera (340 m). Si sale a destra per mulattiera lungo la dorsale del Monte Covra proseguendo fino a quando la carrareccia diventa asfaltata ed in breve conduce alla località Pietre di Grassano, proprio nei pressi di una trattoria e B&B  (510 m). Si scende quindi al caratteristico borgo di Grassano Basso (400 m) e nello stretto solco vallivo scavato dal Rio Vico tra le rupi sormontate dai castelli di Rossena e Canossa. Superata località Riverzana ove agriturismo (406 m) si raggiunge infine il Castello di Canossa (600 m) con spettacolare vista a Sud sull’Appennino reggiano e parmense, a Ovest sulla valle dell’Enza, il Castello di Rossena e la sua torre, a Nord sulla pianura padana e ad Est sulla selvaggia zona collinare del torrente Campola. Variante In caso di pioggia e terreno molto fangoso, si possono evitare i saliscendi dei quattro colli di Quattro Castella aggirandoli a ovest (segnavia CAI), ovvero raggiungendo per piacevole stradina comunale la valle della Moia direttamente dalla partenza, passando cioè dal borgo di Monticelli (sede dell’Oasi LIPU del Bianello). Inoltre, giunti alle Pietre di Canossa si può evitare la discesa e risalita nella valle del Rio Vico seguendo invece la panoramicissima strada asfaltata che dalle Pietre di Grassano molto più direttamente conduce al Castello di Canossa. Informazioni utili In località Canossa e Grassano o nelle vicinanze, vi sono alcuni Bed & Breakfast o agriturismi che possono ospitare il viandante per il pernottamento: consultare la mappa interattiva del sito per individuarli. Si raccomanda di prenotare sempre in anticipo. Vi preghiamo di segnalare eventuali criticità o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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Sentiero dei Ducati Tappa02

Tappa caratterizzata da una meravigliosa la vista su tutta la tratta reggiana dell’Appennino tosco-emiliano e sulla Pietra di Bismantova, in particolare nella tratta tra Barazzone e Pianzo e sul Monte Staffola, forse il luogo più panoramico della media collina reggiana. Non mancheranno borghi caratteristici, con raffigurazioni “apotropaiche” sulle case, l’incantevole Pieve di Pianzo, case a torre e piccoli oratori per completare il paesaggio naturale con quello umano. La lunghezza della tappa è di poco superiore alla media, ma se ne avvantaggia altrettanto per la varietà dei paesaggi attraversati e per le ampie vedute a perdita d'occhio. Possibilità di acquisto di generi alimentari e farmacia a Trinità. Segnalazioni Dotarsi di cartografia aggiornata , essendo stato modificato il tracciato originario in alcuni punti: eliminata la salita a Monte Barazzone e variato l'ultimo tratto della tappa da Monte Staffola. Per il pernottamento, verificare disponibilità in una delle soluzioni intorno al Monte Staffola. Prevedere quindi il tempo di trasferimento al luogo di pernottamento. Descrizione della Tappa Lasciandosi alle spalle il Castello di Canossa, lo sguardo è subito attratto dagli impressionanti calanchi e sullo sfondo dallo scenario del Castello di Rossena e della Torre di Rossenella. Attraversata, con cautela, la strada provinciale, si sale all'ampia spianata prativa del monte Tesa da cui è possibile scorgere, verso nord, la chiostra alpina. Scendendo il versante opposto, il SD si sovrappone al SM (Sentiero Matilde) per un km circa, dove è consigliabile una deviazione a dx per visitare il borgo di Ceredolo dei Coppi (bar ristoro). Ripreso il tracciato del SD, si giunge all'altro bel borgo di Vercallo e quindi a Barazzone (Osteria). Con lungo attraversamento in costa, si scende nei pressi della suggestiva e antica Chiesa di Pianzo (visita consigliata), per raggiungere poi il borgo di Trinità, dove si prosegue per il Monte Cavaliere, a godere altre vedute panoramiche sull'Appennino. Rimanendo in quota, si sale sul Monte Staffola (caratterizzato a sud da enorme movimento franoso), meta della tappa, per poi dirigere verso il luogo prescelto per il pernottamento. Informazioni utili Se all'arrivo a Canossa nel giorno precedente non fosse stato possibile visitare le vestigia e il museo sulla sommità alla rupe, è di fatto “obbligo” farlo prima della partenza di questa tappa; Per la visita guidata alla Chiesa di Pianzo: Tel 0039 349 3400071; Possibilità di approvvigionamento alimentare si trova in località Ceredolo dei Coppi e Trinità; Lungo il percorso vi sono strutture che possono offrire ristorazione: consultare la mappa interattiva del sito per individuarli. Nei borghi nei pressi del Monte Staffola, vi sono alcuni Bed & Breakfast o agriturismi che possono ospitare il viandante per il pernottamento: consultare la mappa interattiva del sito per individuarli. Si raccomanda di prenotare sempre in anticipo. Vi preghiamo di segnalare eventuali criticità o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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Sentiero dei Ducati Tappa 03

Tappa non eccessivamente lunga ma, forse più di altre, assai ricca di emergenze naturalistiche e storiche: corsi d'acqua con mulini, siti geologici con scoperte e scavi tuttora in atto. Attraversati alcuni borghi piacevolmente isolati (almeno per il gusto di chi ci passa), si raggiunge il centro di Vetto, dotato di ogni opportunità (Municipio, negozi, ristoranti/pizzeria, banca, farmacia, edicola) per una tranquilla sosta di fine tappa, avendo anche già percorso circa 45 km dall'inizio del trekking. Segnalazioni Nel tratto poco oltre l'attraversamento del Torrente Tassobbio, è di nuovo possibile accedere, con breve uscita dal percorso principale, alla spettacolare cascata sul Rio Tassaro, dopo che un disastroso distacco di massi rocciosi ne aveva ostruito il passaggio. Descrizione della Tappa Dal luogo prescelto per il pernottamento, ci si ricongiunge al SD nei pressi del Monte Staffola o nelle sue vicinanze, per proseguire il cammino fino all'abitato di Borzano (con una pregevole Chiesa, una bella casa-torre e il "volto di pietra”) e raggiungere il suggestivo borgo di Crognolo. Si abbandona il borgo e si percorre in discesa una comoda stradina che, superata la stupenda casa-torre di Lesignola, conduce al famoso Mulino di Chichino ancora recentemente in attività dimostrativa. Attraversato il ponte sul Torrente Tassobbio, il sentiero tende sempre più a inerpicarsi fino a sbucare nei pressi di Crovara, luogo che racchiude storia (Chiesa di S. Giorgio, ruderi della Rocca), e attualità (Ostello La Rupe di San Giorgio). Riprendendo il cammino, ci si immette presto nel cuore più naturalistico della tappa, le boscose valli del rio Tassaro e del torrente Riolco (ZSC Rio Tassaro), con la singolare e misteriosa pietra del Monte Lulseto, antico luogo di culto legato alla venerazione delle rocce. Si prosegue poi tra un susseguirsi di borghi, ognuno con caratteristiche proprie: Legoreccio (con la Corte dei Da Palude e il monumento a ricordo dell'eccidio del 1944), Pineto (altra Corte dei Da Palude e casa-torre) e Spigone (stretti viottoli tra arcate in pietra e Locanda del Rebecco). Quindi si riprende in quota costante la traversata fino a località Costa dalla quale, con ampia vista sulla Val d'Enza, inizia la discesa verso Vetto, dove ci si potrà rilassare per affrontare, rigenerati, le tappe successive. Informazioni utili Nei borghi di Pineto e Spigone vi sono strutture che possono offrire ristorazione: consultare la mappa interattiva del sito per individuarli. Si raccomanda di prenotare sempre in anticipo. Nel borgo di Vetto o nelle vicinanze e vi sono varie strutture che possono ospitare il viandante per il pernottamento: consultare la mappa interattiva del sito per individuarli. Si raccomanda di prenotare sempre in anticipo. Vi preghiamo di segnalare eventuali criticità o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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Sentiero dei Ducati Tappa 04

La quarta tappa, piuttosto lunga e con un dislivello significativo, si snoda attraverso una serie di splendidi e caratteristici borghi, alcuni pregevolmente conservati, ampissimi panorami e suggestive emergenze paesaggistiche tra cui lo spettacolare sito detto “dei Pizzoni”, raggiungibile da Cereggio con una variante per “Escursionisti Esperti”. Nel borgo di Gottano di Sopra vale una vista il piccolo ma interessantissimo “Museo della civiltà contadina”. Segnalazioni Tratto infrascato nella salita tra la strada sterrata lungo il torrente Lonza e Gottano di Sotto, con possibili lievi difficolta di orientamento; Tappa priva di luoghi di ristoro (bar e ristoranti) fatta eccezione per Montedello (trattoria) e Castagneto (trattoria con camere). Descrizione della Tappa Lasciato l'abitato di Vetto, si affronta subito una breve salita, seguita da un bel tratto di bosco a mezza costa che conduce agli abitati Sole di Sopra e di Sotto, scendendo poi al torrente Lonza; oltre il ponte, si prende a sinistra la strada sterrata e si percorre la valle passando accanto al mulino Gli Oppi (da tempo in totale abbandono); si prosegue poi in salita per i borghi Gottano di Sotto e di Sopra (quest'ultimo assai più interessante), fino a giungere al curioso sito Beata Vergine delle Formiche, oltre il quale ci si immette sul lungo sentiero, parallelo alla strada asfaltata e in quota pressoché costante, fino a Cereggio, altro tipico grazioso borgo. Oltrepassato Cereggio si prosegue per un breve tratto su bella e panoramica strada asfaltata fino ad un bivio sulla destra che con comoda mulattiera conduce al borgo di Taviano, attraversato il quale si prosegue per l'abitato di Camporella e, a tratti ancora su strada asfaltata, al successivo borgo di Montedello, fino a giungere a Castagneto, meta di tappa. Vi preghiamo di segnalare eventuali criticità o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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Sentiero dei Ducati Tappa 05

Tappa tranquilla sia nei tempi che nei dislivelli, perfetta per recuperare le fatiche del giorno precedente su un percorso privo di difficoltà, evidente e ben segnato. Si attraversano piccoli borghi, prati e boschi cedui e si incontrano diversi facili guadi, con ampie visioni sull'alta Val d'Enza, oramai al cospetto delle imponenti cime dell’alto Appennino, tra cui quelle del gruppo Casarola - Alpe di Succiso. Segnalazioni Possibilità di acqua a Fornolo e Succiso Superiore. Lieve difficoltà di orientamento subito dopo Succiso Superiore (nel costeggiare un coltivo) Descrizione della Tappa Lasciato il paese di Castagneto si percorre un tratto di strada asfaltata per circa 800 m e si va ad imboccare sulla sinistra il SD, subito in leggera salita. Si prosegue per lievi saliscendi, fino a superare, a monte, il borgo di Lugolo. Si prosegue per una bella carrareccia fino alla quota 821 m per poi scendere a dx e, superata una costruzione in pietra, giungere al complesso dell'ex Mulino Adani e quindi a Ponte Andrella (m 650). Dal ponte, con breve tratto su asfalto, subito dopo si riprende a sin. il SD. ed in salita si raggiunge la frazione di Fornolo (m 810). Si riprende poi in leggera salita per circa 2 km, sino ad arrivare ad una sorta di sella (m 1000), nei pressi di un edificio rurale con rustiche poesie scritte sui muri. Fatta attenzione a diversi bivi, tenendo la dx e seguendo i segni del SD, si arriva in discesa al caratteristico borgo di Succiso Superiore (m 970). Si prosegue poi per circa 1 ora, in un ambiente molto suggestivo tra prati, boschi e affioramenti rocciosi sino ad arrivare alla strada che scende dal Passo della Scalucchia; qui si prende a dx su asfalto fino a Succiso Nuovo (m 1000) meta della nostra tappa, alle pendici dell'Alpe di Succiso. Deviazione Da Fornolo vale la pena, vista l’agevole tappa, fare una breve deviazione di 30 minuti e raggiungere la Pieve di San Vincenzo, con annesso campanile. Probabilmente edificata dalla Contessa Matilde intorno al 1090, la Pieve venne poi ricostruita in falso stile romanico, ma conserva ancora un frammento di capitello ed una fonte battesimale. Informazioni Utili Ponte Andrella: A un centinaio di metri a dx, sulla SP 15, si può raggiungere un punto ristoro con bar, ristorante e posti tenda. Succiso Superiore: Qui la storia ci racconta di due tragici eventi nelle tre frazioni di Succiso (Inferiore, di Mezzo e Superiore): nel 1920 un terremoto e nel 1954 una frana. A seguito di quest’ultima calamità i paesi furono abbandonati e gli abitanti si trasferirono nel nuovo paese di Varviglia, ora Succiso Nuovo. Succiso Nuova: possibilità di alloggio e ristorazione presso il rinomato Agriturismo “La Valle dei Cavalieri”. Vi preghiamo di segnalare eventuali criticità o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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Sentiero dei Ducati Tappa 06

Splendida tappa “alpina” che conduce il viandante nell’ambiente tipico dell’alto Appennino, nei pressi del valico del Lagastrello (1198 m), punto di incrocio tra le province di Reggio, Parma e Massa Carrara, posto tra la cima reggiana del Monte Acuto (1785 m) e quella Parmense del Malpasso (1716 m), attraversando fresche e ombrose faggete inframezzate da soleggiate radure con scorci su tutta l’alta Val d’Enza. I numerosi corsi d’acqua, l’ampia distesa lacustre del Lago Paduli ed il più piccolo ma affascinante bacino del Lago Squincio donano al viandante uno straordinario senso di pace e rilassatezza. Segnalazioni Possibile difficoltà nel guado del torrente Liocca in caso di forte afflusso di acqua. Descrizione della Tappa Si lascia Succiso Nuovo dal punto tappa posto presso l’agriturismo “Valle dei Cavalieri” scendendo su strada asfaltata per circa km 1 fino ad un tornante (m 930) da cui parte il sentiero. Subito si presenta il guado sul torrente Liocca, varcato il quale il percorso continua con tornante e in leggera salita (m 980) per poi scendere al più facile guado del Rio Scuro. Si raggiunge quindi la strada provinciale, la si percorre per circa m 500 per riprendere il sentiero sulla dx entrando a Miscoso (m 915) presso la chiesa. Si attraversa il paese e di fronte al bar ristorante “La Montanara” si ritrova il sentiero e lo si percorre sulla panoramica Costa Magnano fino ai dossi della Costalta (m 1172) ai piedi del monte Fugacciaro. Si lascia sulla sinistra il 657B e si prosegue dritti sul SD. fino ai pascoli del Lagastrello, toccando un riparo dei pastori eretto nella piana di Spiaggia Bella. Si varca il Rio Canalaccio, si sale fino ad incrociare il sentiero 659 e lo si segue a dx, si scende e si varca il Rio Garzoli raggiungendo una maestà ottocentesca e alfine si giunge al lago Paduli. Arrivati alla diga (m 1160) la si percorre, su strada asfaltata, fino al lato opposto poi all’incrocio si prende a sx, in direzione del passo del Lagastrello e dopo circa m 100 si prende a dx il sentiero 703C che sale al Lago Squincio (m 1240), proseguendo in leggera discesa sul 703 si raggiunge il paese di Rigoso, ove si intercetta la Via dei Linari. Deviazione Da Rigoso (PR) è possibile abbandonare il Sentiero dei Ducati e fare rientro a Reggio Emilia percorrendo a ritroso le circa 7 tappe della Via dei Linari oppure, assai più velocemente, raggiungendo Parma con mezzi pubblici delle autolinee TEP e poi in treno Reggio. In bicicletta facile ma lungo rientro per strade asfaltate fino a Quattro Castella (62 km) o Reggio (84 km). Informazioni Utili Acqua: fontana in centro a Miscoso e a m 50 sulla provinciale alla diga di Lagastrello. Miscoso: bar e ristorante Rigoso: subito all’ingresso del paese il Camping Val d’Enza con bar, ristorante, bungalow e piazzole; in centro la Corte di Rigoso, Cooperativa di comunità con camere, bar e bottega. Vi preghiamo di segnalare eventuali criticità o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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Sentiero dei Ducati Tappa 07

Prima tappa Toscana, piuttosto lunga ma molto interessante e piacevole, che consente di varcare il confine bioclimatico e agroalimentare tra Europa continentale e bacino del Mediterraneo, pur rimanendo in un ambiente abbastanza simile a causa della quota. Si abbandonano dunque le faggete per incontrare estesi querceti e castagneti, solcati da rigogliosi torrentelli con resti di antichi mulini, e le suggestive borgate di Torsana (con annessa chiesa di San Giacomo del XII secolo) e Camporaghena (con la chiesa dei Santi Pietro e Paolo), vere e proprie perle di sasso e pietra nel cuore del Parco Nazionale dell’appennino Tosco-Emiliano, oramai abitate da pochissimi. All’orizzonte incomincia a scorgersi il profilo frastagliato del massiccio delle Apuane, verso cui siamo diretti. Segnalazioni Tappa impegnativa per lunghezza e dislivelli, senza punti di ristoro intermedi né negozi (invece ampia disponibilità di acqua). Difficoltà di orientamento per segnaletica carente/assente nel tratto iniziale tra il Passo del Giogo e Torsana, ove il SD si innesta sul TL (Trekking della Lunigiana); prestare attenzione per difficoltà di transito in prossimità del rio Luscignano (m 826) per piccolo smottamento di terra che in caso di pioggia sostenuta diventa intransitabile, così come i guadi successivi. Descrizione della Tappa Lasciato il paese di Rigoso si ripercorre il sentiero 703 a ritroso, ora in leggera salita fino al lago Squincio poi si imbocca lo 00 fino al Passo del Lagastrello per poi salire, su strada asfaltata, fino al Passo del Giogo. Qui si abbandona lo 00 per percorrere una carrareccia fino ad un bivio (m 1228) ove svoltiamo a destra per proseguire su forestale fino a giungere ad un nuovo bivio (m 1080) dove svolteremo a sinistra su forestale (che a tratti si presenta erosa) per proseguire in discesa fino ad incontrare il Trekking della Lunigiana (TL) a m 980 circa. Seguiamo il sentiero a sinistra, attraversando boschi e torrentelli fino ad arrivare a Torsana arroccato sotto le pendici del monte Buffanaro, accolti dal piccolo e suggestivo cimitero, immerso nella quiete del bosco e con magnifica vista sulle vallate intorno. Si prosegue agevolmente sempre su TL fino a Camporaghena sotto le pendici del monte Alto e gli omonimi Groppi. Il percorso ora si sviluppa dapprima su bella mulattiera con varie cappelle votive e poi su pratine in leggera salita per poi calare a Sassalbo, accolti da un magnifico castagneto, meta finale di questa tappa. Deviazione Da Camporaghena (tramite sentiero CAI 102 e poi CAI 00) o da Sassalbo (tramite sentiero CAI 98 e poi SS63) è possibile abbandonare il Sentiero dei Ducati e fare rientro a Reggio Emilia raggiungendo il Passo del Cerreto (bar, ristoranti, alberghi). Il Passo del Cerreto è raggiungibile anche da Sassalbo con mezzi pubblici (circa 10 minuti) lungo la SS63 (autobus Sassalbo - Passo del Cerreto con linea 23 della CCT nord da Massa Carrara oppure linea da Aulla). Dal Passo del Cerreto si prosegue con autobus SETA per Castelnuovo nei Monti e poi per Puianello e Reggio Emilia. Informazioni Utili Camporaghena: Piccolo B&B utile se si vuole spezzare la lunga tappa. Verificare tuttavia preliminarmente effettiva apertura e disponibilità. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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