Escursione al Libro Aperto

Da I Taburri a I Taburri

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

10.7km

Difficoltà

EE

Durata

6h 44min

Dislivello +

1281m

Dislivello -

1281m

Quota di partenza

1237m

Quota di arrivo

1237m

Quota minima

1185m

Quota massima

1883m

I Taburri

Il rifugio dei Taburri e l’area pic-nic sorgono a 1.237 metri di altitudine, in una zona pianeggiante ed aperta dove turisti ed escursionisti possono usufruirne per una sosta e come base di partenza per i sentieri che s’inerpicano sulla vetta del monte Libro Aperto e sulle cime vicine. I fabbricati, presenti in questa località, venivano utilizzati anticamente dai pastori durante la transumanza estiva delle greggi. Oggi si possono ancora osservare nei dintorni alcuni alpeggi e anche recinti per il pascolo di mucche e pecore.

Libro Aperto

Gruppo montuoso posto sullo spartiacque tra il bacino tirrenico e quello adriatico. Il nome deriva dalla particolare forma delle due cime che lo compongono (monte Belvedere, 1.896 metri, e monte Rotondo, 1.937 metri), delimitando due zone pianeggianti che danno vita alle famose “pagine del libro aperto”. La prateria sommitale ospita una ricca popolazione di piante erbacee tra cui diverse genzianacee, orchidacee, asteracee. Il Libro Aperto è soprattutto noto per le importanti stazioni di rododendro rosso, un bell’arbusto tipico della catena alpina che in quest’area si trova in condizioni relittuali.

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Descrizione

Percorso ad anello con partenza e arrivo nella località detta I Taburri, sede di un rifugio con ristorante. Nella prima parte il percorso sale verso il crinale appenninico attraversando inizialmente una faggeta che porta alla tondeggiante sommità del monte Serucca, dove si possono ammirare esemplari di faggio contorti dagli elementi atmosferici. Da qui la vista si apre e può spaziare su tutta la vallata del torrente Fellicarolo, dal monte Cimone fino alla Cima Tauffi. Salendo ancora verso il crinale, il bosco lascia spazio alle praterie d’alta quota con ampie distese di mirtillo nero che, nel periodo autunnale, si colorano di un bel rosso intenso. Nell’ultima parte dell’ascesa alla vetta del Libro Aperto, s’incontrano cespugli di rododendro, bella ericacea dalla vistosa fioritura di un rosa intenso che, largamente diffusa sulle Alpi, ha qui la stazione più meridionale conosciuta in Italia. Per la salita alla cima, nel cambio di sentiero, facendo attenzione, si può utilizzare un cavo metallico fissato ad uno sperone roccioso. Il Libro Aperto non delude: un ampio panorama mostra un paesaggio con le tipiche ondulazioni e vallette modellate dagli antichi ghiacciai. Il percorso di discesa è altrettanto bello, toccando il Pizzo delle Stecche, il rifugio autogestito Gran Mogol e i ruderi di Serra Alta di Qua, fino a ritornare al punto di partenza dei Taburri.