Escursionismo

Escursionismo: 519 Itinerari

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Sentiero Spallanzani Tappa 7

Da Ligonchio (presso la fontana dello Scodellino, in fondo al paese, di fronte alla Centrale ENEL) si segue il sentiero 635, a mezza costa del torrente Ozola. Cavalli e bici dovranno invece seguire necessariamente la strada, recentemente asfaltata che da Ligonchio di Sopra conduce alla Presa Alta. È un sentiero ombreggiato da castagni e faggi, che serve all’ENEL come sentiero di servizio per i numerosi impianti della centrale idroelettrica, impianto di grade importanza per la storia di Ligonchio, ma che oggi occupa poche persone. Il percorso, recentemente attrezzato anche per i disabili, attraversa la suggestiva valle del torrente Ozola snodandosi a mezza costa tra dirupanti affioramenti di arenaria.  Da questo punto in poi il Sentiero Spallanzani entra nella fascia di vegetazione dell’alto Appennino. Dopo la Presa Bassa inizia una progressiva salita, a tratti stretta e spesso rovinata da frane, fino alla Presa del Rimale, sull’omonimo torrente. Poco dopo si raggiunge la strada che a sinistra conduce in breve alla Presa Alta (1230 m). Quasi di fronte all’accesso alla casa ENEL si imbocca il sentierino che sale deciso sulla destra (segnato con il numero 639), sentiero che successivamente si fa più evidente e sfocia nel numero 633, che si segue a sinistra. Sempre in salita, dopo alcuni zig-zag nel bosco si arriva al bel pianoro noto come Lago del Capriolo (ma il lago fu prosciugato oltre 60 anni fa), e con altri tratti nella faggeta d’alto fusto chiamata Bosco di Soraggio, si perviene al Passo di Romecchio, valico sul crinale appenninico posto a quota 1.680 m e dal quale si gode di un bel panorama sul Massiccio del Monte Cusna e, a Sud, sulle Alpi Apuane. Dal passo di Romecchio (da notare pietre incise dai pastori e il vicino Oratorio di S. Bartolomeo) si segue ancora il sentiero 633 (ora anche GEA) che passa un po’ sotto il crinale, attraverso una brughiera di mirtilli (faggi imponenti). Al Rifugio Bargetana a 1.739 m si incontra una strada forestale proveniente dal fondovalle che conduce al passo di Lama Lite (1.769 m), dal quale un’altra carrareccia o un più breve sentiero conducono al Rifugio Battisti (1.761 m), storico rifugio appenninico di proprietà del CAI.
 

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Sentiero Spallanzani Tappa 8

Dal Passo di Lama Lite si imbocca il sentiero 605-663 in direzione Sud-Est in discesa in un vallone ai piedi del Monte Cipolla. Cavalli e bici dovranno invece raggiungere il Passo delle Forbici attraverso la strada forestale dell’Abetina Reale passando dal Rifugio Segheria. Poco sotto il valico si volta a destra sul sent. 633 verso Bocca di Massa. Si snoda a mezza costa del fianco settentrionale del Monte Prado, in una brughiera di mirtilli, frammisti a colonie di brachipodo. Tra le rocce sono comuni le sassifraghe o il semprevivo. Si attraversa il Rio Torto, ramo sorgentizio del Dolo, nella cosiddetta Valle dei Porci, e attraverso l’anfiteatro del Monte Vecchio e l’omonimo laghetto-torbiera si risale gradualmente (facile l’avvistamento di mufloni) alla Bocca di Massa (1.806 m, 2 h), valico di crinale da cui è visibile la Valle del Serchio e la Pania di Corfino (Parco dell’Orecchiella). In direzione Est si prosegue ora sul sentiero 00 di crinale; più tardi il sentiero stesso lascia il crinale per una rapida discesa che porta a una carraia pochi metri dall’oratorio del Passo delle Forbici (1.574 m, 3 h). Dal passo si segue la strada forestale che sale verso est sul fianco del Monte Giovanello la carraia prosegue verso i Prati di S. Geminiano. La si abbandona per rimanere sul crinale che in breve guadagna la cima della Nuda (1.705 m) per poi scendere in un’altra faggeta fino a incontrare le ampie carrarecce che conducono al Passo delle Radici (1.529 m, 4.30 h). Qui convergono anche il Sentiero Matilde e la Via Bibulca. Dietro al ristorante-albergo delle Radici si scende lungo la pista da sci per imboccare a sinistra un sentiero poco visibile nel bosco (il Sentiero Spallanzani in questo tratto segue lo stesso tracciato del Garfagnana Trekking). A mezza costa nel bosco si scende leggermente fino ai prati di Villa Bianca (fattoria con fonte). Qui una carraia in leggera salita ci conduce ai prati del Pradaccio (casa per ferie gestita dall’associazione ‘Il Sentiero di Massa’) e infine al paese di S. Pellegrino in Alpe (1.524 m), termine del Sentiero Spallanzani.
 

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