Escursionismo

Escursionismo: 519 Itinerari

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Sentiero dei Ducati Tappa 06

Splendida tappa “alpina” che conduce il viandante nell’ambiente tipico dell’alto Appennino, nei pressi del valico del Lagastrello (1198 m), punto di incrocio tra le province di Reggio, Parma e Massa Carrara, posto tra la cima reggiana del Monte Acuto (1785 m) e quella Parmense del Malpasso (1716 m), attraversando fresche e ombrose faggete inframezzate da soleggiate radure con scorci su tutta l’alta Val d’Enza. I numerosi corsi d’acqua, l’ampia distesa lacustre del Lago Paduli ed il più piccolo ma affascinante bacino del Lago Squincio donano al viandante uno straordinario senso di pace e rilassatezza. Segnalazioni Possibile difficoltà nel guado del torrente Liocca in caso di forte afflusso di acqua. Descrizione della Tappa Si lascia Succiso Nuovo dal punto tappa posto presso l’agriturismo “Valle dei Cavalieri” scendendo su strada asfaltata per circa km 1 fino ad un tornante (m 930) da cui parte il sentiero. Subito si presenta il guado sul torrente Liocca, varcato il quale il percorso continua con tornante e in leggera salita (m 980) per poi scendere al più facile guado del Rio Scuro. Si raggiunge quindi la strada provinciale, la si percorre per circa m 500 per riprendere il sentiero sulla dx entrando a Miscoso (m 915) presso la chiesa. Si attraversa il paese e di fronte al bar ristorante “La Montanara” si ritrova il sentiero e lo si percorre sulla panoramica Costa Magnano fino ai dossi della Costalta (m 1172) ai piedi del monte Fugacciaro. Si lascia sulla sinistra il 657B e si prosegue dritti sul SD. fino ai pascoli del Lagastrello, toccando un riparo dei pastori eretto nella piana di Spiaggia Bella. Si varca il Rio Canalaccio, si sale fino ad incrociare il sentiero 659 e lo si segue a dx, si scende e si varca il Rio Garzoli raggiungendo una maestà ottocentesca e alfine si giunge al lago Paduli. Arrivati alla diga (m 1160) la si percorre, su strada asfaltata, fino al lato opposto poi all’incrocio si prende a sx, in direzione del passo del Lagastrello e dopo circa m 100 si prende a dx il sentiero 703C che sale al Lago Squincio (m 1240), proseguendo in leggera discesa sul 703 si raggiunge il paese di Rigoso, ove si intercetta la Via dei Linari. Deviazione Da Rigoso (PR) è possibile abbandonare il Sentiero dei Ducati e fare rientro a Reggio Emilia percorrendo a ritroso le circa 7 tappe della Via dei Linari oppure, assai più velocemente, raggiungendo Parma con mezzi pubblici delle autolinee TEP e poi in treno Reggio. In bicicletta facile ma lungo rientro per strade asfaltate fino a Quattro Castella (62 km) o Reggio (84 km). Informazioni Utili Acqua: fontana in centro a Miscoso e a m 50 sulla provinciale alla diga di Lagastrello. Miscoso: bar e ristorante Rigoso: subito all’ingresso del paese il Camping Val d’Enza con bar, ristorante, bungalow e piazzole; in centro la Corte di Rigoso, Cooperativa di comunità con camere, bar e bottega. Vi preghiamo di segnalare eventuali criticità o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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Sentiero dei Ducati Tappa 07

Prima tappa Toscana, piuttosto lunga ma molto interessante e piacevole, che consente di varcare il confine bioclimatico e agroalimentare tra Europa continentale e bacino del Mediterraneo, pur rimanendo in un ambiente abbastanza simile a causa della quota. Si abbandonano dunque le faggete per incontrare estesi querceti e castagneti, solcati da rigogliosi torrentelli con resti di antichi mulini, e le suggestive borgate di Torsana (con annessa chiesa di San Giacomo del XII secolo) e Camporaghena (con la chiesa dei Santi Pietro e Paolo), vere e proprie perle di sasso e pietra nel cuore del Parco Nazionale dell’appennino Tosco-Emiliano, oramai abitate da pochissimi. All’orizzonte incomincia a scorgersi il profilo frastagliato del massiccio delle Apuane, verso cui siamo diretti. Segnalazioni Tappa impegnativa per lunghezza e dislivelli, senza punti di ristoro intermedi né negozi (invece ampia disponibilità di acqua). Difficoltà di orientamento per segnaletica carente/assente nel tratto iniziale tra il Passo del Giogo e Torsana, ove il SD si innesta sul TL (Trekking della Lunigiana); prestare attenzione per difficoltà di transito in prossimità del rio Luscignano (m 826) per piccolo smottamento di terra che in caso di pioggia sostenuta diventa intransitabile, così come i guadi successivi. Descrizione della Tappa Lasciato il paese di Rigoso si ripercorre il sentiero 703 a ritroso, ora in leggera salita fino al lago Squincio poi si imbocca lo 00 fino al Passo del Lagastrello per poi salire, su strada asfaltata, fino al Passo del Giogo. Qui si abbandona lo 00 per percorrere una carrareccia fino ad un bivio (m 1228) ove svoltiamo a destra per proseguire su forestale fino a giungere ad un nuovo bivio (m 1080) dove svolteremo a sinistra su forestale (che a tratti si presenta erosa) per proseguire in discesa fino ad incontrare il Trekking della Lunigiana (TL) a m 980 circa. Seguiamo il sentiero a sinistra, attraversando boschi e torrentelli fino ad arrivare a Torsana arroccato sotto le pendici del monte Buffanaro, accolti dal piccolo e suggestivo cimitero, immerso nella quiete del bosco e con magnifica vista sulle vallate intorno. Si prosegue agevolmente sempre su TL fino a Camporaghena sotto le pendici del monte Alto e gli omonimi Groppi. Il percorso ora si sviluppa dapprima su bella mulattiera con varie cappelle votive e poi su pratine in leggera salita per poi calare a Sassalbo, accolti da un magnifico castagneto, meta finale di questa tappa. Deviazione Da Camporaghena (tramite sentiero CAI 102 e poi CAI 00) o da Sassalbo (tramite sentiero CAI 98 e poi SS63) è possibile abbandonare il Sentiero dei Ducati e fare rientro a Reggio Emilia raggiungendo il Passo del Cerreto (bar, ristoranti, alberghi). Il Passo del Cerreto è raggiungibile anche da Sassalbo con mezzi pubblici (circa 10 minuti) lungo la SS63 (autobus Sassalbo - Passo del Cerreto con linea 23 della CCT nord da Massa Carrara oppure linea da Aulla). Dal Passo del Cerreto si prosegue con autobus SETA per Castelnuovo nei Monti e poi per Puianello e Reggio Emilia. Informazioni Utili Camporaghena: Piccolo B&B utile se si vuole spezzare la lunga tappa. Verificare tuttavia preliminarmente effettiva apertura e disponibilità. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi o proposte di miglioramento dell'itinerario scrivendo a cairesentierodeiducati@gmail.com . Grazie per il vostro aiuto!

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Sentiero dei Vulcani di fango Tappa 1

Il percorso inizia dalla salsa di Regnano, nel comune di Viano, dove è stato attrezzato un comodo parcheggio. Seguendo il segnavia del sentiero dei Vulcani di Fango, si raggiunge in circa 20 minuti la vicina Salsa di Casola, situata in un'area di grande bellezza paesaggistica. Ritornando sui propri passi, si scende nel fondovalle del rio Faggiano, tra spettacolari esposizioni di arenaria, fino a raggiungere la sede municipale di Viano in località San Polo e di qui, proseguendo lungo il crinale, si oltrepassano le case a torre degli Spadoni, per avvicinare poi il castello di Viano, dove si scende nella valle del torrente Tresinaro che si oltrepassa in corrispondenza di un ponte situato presso il castello di Rondinara. Raggiunta l'antistante località del Colombaro (casa a torre), si inizia a salire raggiungendo la spettacolare dorsale panoramica del Monte Evangelo, che si segue sino al castello di Montebabbio, adiacente all'area S.I.C. del Rio della Rocca.Il percorso inizia dalla salsa di Regnano, nel comune di Viano, dove è stato attrezzato un comodo parcheggio. Seguendo il segnavia del sentiero dei Vulcani di Fango, si raggiunge in circa 20 minuti la vicina Salsa di Casola, situata in un'area di grande bellezza paesaggistica. Ritornando sui propri passi, si scende nel fondovalle del rio Faggiano, tra spettacolari esposizioni di arenaria, fino a raggiungere la sede municipale di Viano in località San Polo e di qui, proseguendo lungo il crinale, si oltrepassano le case a torre degli Spadoni, per avvicinare poi il castello di Viano, dove si scende nella valle del torrente Tresinaro che si oltrepassa in corrispondenza di un ponte situato presso il castello di Rondinara. Raggiunta l'antistante località del Colombaro (casa a torre), si inizia a salire raggiungendo la spettacolare dorsale panoramica del Monte Evangelo, che si segue sino al castello di Montebabbio, adiacente all'area S.I.C. del Rio della Rocca.

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Sentiero dei Vulcani di fango Tappa 2

Dal castello di Montebabbio, sempre seguendo il segnavia del sentiero, si prosegue lungo panoramiche dorsali sino a raggiungere il castello di San Valentino, per poi scendere nell'ampia vallata del fiume Secchia, lambendo spettacolari creste calanchive note per la loro fauna fossile marina, risalenti ad alcuni milioni di anni fa e ricadenti nel Sito di Importanza Comunitaria Rio della Rocca. Oltrepassato il fiume in corrispondenza di un moderno ponte ciclopedonale, si entra nel vasto comparto paesaggistico della villa ducale di Sassuolo, proseguendo poi verso sud (segnavia SVF) raggiungendo il centro termale di Salvarola, dove inizia il tratto in salita che conduce all'antico castello di Montegibbio e di qui, lungo la panoramica dorsale del Mongigatto, si prosegue all'interno della vasta depressione della Riserva Naturale Regionale delle Salse di Nirano.

Sentiero dei Vulcani di fango Tappa 3 (Salse di Nirano – Salse di Puianello) (SVF-03.gpx)
Dalla Riserva Naturale delle Salse di Nirano, il sentiero prosegue diretto ad est, inoltrandosi nella valle del torrente Fossa, avvicinando il castello di Spezzano e di qui inizia a salire in direzione di Fogliano, per poi scendere nel fondovalle del rio Grizzaga. Una nuova salita conduce a S.Venanzio, proseguendo poi per Torre Maina, sino a raggiungere l'alveo del torrente Tiepido. A questo punto il sentiero riprende a salire in direzione di Poggio Gaiano, proseguendo lungo la dorsale diretta a Puianello e Poggio Fontana, sino ad incontrare la località Possessione, nei cui pressi è situata la Salsa di Maranello, termine del sentiero.
 

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Sentiero Europeo E1 Toscana T04

ATTENZIONE Il nuovo tracciato della Tappa 4 è stato imposto da eventi naturali dell’inverno 2020 2021 (numerosi grossi tronchi interrompono ripetutamente il sentiero, percorribile con ESTREMA DIFFICOLTA’). Il vecchio tracciato (SCONSIGLIATO al momento) viene riportato nella Variante 4.2. Il nuovo percorso base della tappa 4 del sentiero E1parte dal lato Nord della diga, dove si imbocca il sentiero CAI 659 / Alta Via dei Parchi, che in circa 2 ore conduce direttamente al Rifugio Città di Sarzana, “perdendo” alcuni tratti di crinale. In alternativa, si può percorrere la Variante 4.1 (cosiddetto Sentiero dei Ducati – CAI 659 A) che parte dallo stesso incrocio sul lato Nord della diga e consente di raggiungere il sentiero di crinale poco a Ovest della Sella di Monte Acuto, ammirando un tratto di crinale meraviglioso per poi discendere al Rfugio Città di Sarzana (vedi la descrizione). NB: Questo tratto NON è ancora marcato con i segnavia E1, ma il sentiero CAI 659 / AVP è ben evidente; la traccia proposta è ricavata su mappa. Il Rifugio Città di Sarzana (1587 m slm, apertura stagionale, locale invernale sempre aperto) si trova a poca distanza dalla sponda Nord del Lago di Monte Acuto (1575 m slm), ben mimetizzato nella faggeta, possibile punto tapa/ristoro. Continuando sul sentiero GEA – E1 nel bosco in ripida discesa, si attraversano alcuni guadi e si arriva nei pressi del Bivacco Ghiaccioni, dove è possibile pernottare e rifornirsi di acqua. Da qui inizia una ripida salita che porta al Passo della Pietra Tagliata (1770 m slm), molto panoramico, dal quale parte un sentiero per la cresta (attrezzato con corda fissa e quindi consigliabile solamente ad Escursionisti Esperti), che verso Nord si dirige alla vetta dell’Alpe di Succiso e a Sud sul crinale. Si tratta di una deviazione dal percorso principale, che allungherebbe significativamente la tappa (già lunga ed impegnativa di per sé), ma è meritevole di un’escursione dedicata, con l’equipaggiamento ottimale, l’allenamento e l’esperienza necessari. Il percorso E1, invece, prosegue nella ripida discesa, entra nel bosco e dopo poco si immette nello spettacolare anfiteatro delle Sorgenti del Secchia dove c’è la possibilità di trovare acqua (sorgente all’altezza di 1545 metri). Continuando in discesa si raggiunge il Passo dell’Ospedalaccio (1271 m slm), antico e frequentatissimo valico tra l’Emilia e la Toscana, che fu sede di un Ospitale per pellegrino nel Medioevo. Dal Passo dell’Ospedalaccio una tranquilla discesa porta al Passo del Cerreto, punto tappa con possibilità di pernottamento nell’omonimo hotel.

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