Escursionismo

Escursionismo: 514 Itinerari

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Via Matildica del Volto Santo Tappa 4B

Dalla zona sud della città di Reggio, nel quartiere San Pellegrino, si attraversa il torrente Crostolo sull’omonimo ponte per poi imboccare sulla sinistra il percorso ciclopedonale che risale verso sud affiancando il torrente. Si prosegue su questo facile tracciato superando le località di Rivalta (con la Reggia e relativo parco) e Villa d’Este – Vasca di Corbelli. Si oltrepassa quindi Puianello, frazione del comune matildico di Quattro Castella, per arrivare dopo una manciata di chilometri a Vezzano sul Crostolo. Si fiancheggia tutto il paese fino all’altezza dell’Ecoparco dove si attraversa il torrente Crostolo due volte nel giro di poche centinaia di metri. La prima su un ponte in legno, la seconda su un ponte in cemento. A questo punto è necessario attraversare la Statale 63 in prossimità del grande parcheggio dell’Ecoparco prestando molta attenzione al traffico veicolare. Fin qui il tracciato è coinciso con la tappa n.5 della Via Matildica che da Reggio conduce al Castello di Canossa. Ora invece di imboccare il sentiero che sale verso Monte Grafagnana si attraversa l’Ecoparco all’ombra della vegetazione, per raggiungere poco dopo la località di Casoletta. Da qui si prende il vecchio tratto asfaltato della Statale 63 fino all’inizio della frazione di La Vecchia dove riattraverseremo, sempre con attenzione la statale e poi su un altro ponte, il torrente Crostolo. Proseguendo si salirà gradualmente verso La Vecchia e la zona del cimitero locale, dove si imboccherà sulla sinistra Via Ca de’ Cesari per proseguire attraverso Case Caprari e Scarzola, fino a giungere a Montalto-Casaratta, arrivo della tappa.
 

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Via Matildica del Volto Santo Tappa 6

Dal centro di Carpineti, dietro la chiesa, prendiamo il sentiero che sale in mezzo al bosco fino al Castello delle Carpinete. E’ un tratto in salita impegnativo di poco meno di due chilometri di lunghezza e circa 200 metri di dislivello. Dal Castello la prossima tappa è il borgo di Savognatica. Per raggiungerlo la via più semplice ed immediata (quella indicata in mappa e nella traccia gpx) è quella su asfalto che scende per circa 800 metri sulla provinciale fino ad incontrare l’incrocio stradale per Savognatica, che è raggiungibile anche via sentiero (attualmente non adeguatamente segnalato e con possibilità di erba alta, dalla vicina chiesa di San Pietro). Dal Castello delle Carpinete è possibile raggiungere la chiesa di San Pietro anche su un breve tratto del sentiero Spallanzani. Da Savognatica, nei pressi di un fontanile, si scende inizialmente a sinistra su strada sterrata con una serie di saliscendi nel bosco e  su calanchi fino ad arrivare in località boschi di Coliolla dove si ritrova per breve tratto la strada in asfalto. Si procede fino alle poche case di Coliolla con tratti erbosi, sterrati e di asfalto e dopo aver attraversato un’azienda agricola si scende decisamente tenendo la sinistra. Di qui e fino al fiume Secchia si affrontano diversi tratti di discesa ripida ed impegnativa in cui prestare attenzione. Prima dell’ultimo tratto in discesa verso il fiume, si arriva alle poche case di Cavanna di Sopra. Qui si hanno due possibilità: quella più comoda, anche se leggermente più lunga (ed è quella riportata in mappa e nella traccia gpx) prosegue a destra su asfalto, quella più corta su sentiero (spesso con erba alta e con passaggio vicino ad allevamento di cani) a sinistra. Entrambe portano al Ponte dell’Oca sul Secchia che attraversiamo per salire a Cavola, prima su un paio di tornanti in asfalto (prestare attenzione) poi su strada sterrata. Da Cavola poco dopo la chiesa, nei pressi di una azienda agricola si imbocca la sterrata che ci porterà a Stiano, poi a Corneto, Manno ed infine Toano. A Stiano è anche possibile salire su asfalto direttamente a Toano, con un percorso più breve ma che non attraversa i borghi di Corneto e Manno.

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Via Matildica del Volto Santo Tappa 7

Il sentiero di questa tappa parte dalla Pieve di Toano e procede pianeggiante in direzione sud-ovest per circa un chilometro in mezzo alla pineta, per poi scendere bruscamente a sinistra per andare ad intercettare la strada provinciale in località Polcione. Di lì si scende su via Polcione e nei pressi delle case si tiene la destra. La strada sterrata, a tratti ripida, arriva all’oratorio dei Prevedelli. Di lì passando tra le case sottostanti si giunge in breve all’abitato di Frale. Da Frale si procedere come da segnaletica su sterrata e si scende verso un piccolo fosso. Di lì il sentiero prosegue risalendo brevemente a fianco di una recinzione di un fondo chiuso. In sommità il percorso scende nuovamente, fino ad incrociare la strada asfaltata di via Bonzeti, qui in corrispondenza di una curva e prima di entrare tra le case di Villa Bonicelli si imbocca la sterrata sulla sinistra che prosegue parallela al torrente, fino ad arrivare in corrispondenza delle fonti di Quara. Dalle fonti il sentiero risale verso le balze di Malpasso. Si prosegue sul sentiero fino a Cadignano. Qui, fuori dal tracciato della via Matildica, ma a poche centinaia di metri, si trova l’omonimo ponte a schiena d’asino sul Dolo. La Via Matildica prosegue invece salendo verso la località di Gova, seguendo il tracciato del sentiero 613 che percorre parte della strada asfaltata che congiunge le due località. Da qui si imbocca la piccola strada che scende a Campolungo e di lì, quasi sempre su asfalto, si prosegue fino a Case Rossi e poi Morsiano. Da Morsiano si prende la strada con indicazione Romanoro, dopo un chilometro incontreremo un ponte. La Via Matildica prosegue con il guado del torrente Cervarolo. Guado da valutare a seconda delle condizioni del terreno e di quelle personali. Dal torrente salita, inizialmente ripida, verso Gazzano. Per evitare il guado si può imboccare il ponte predetto sul Dolo e poco dopo sulla destra si prende il sentiero 690A che intercetta poi il sentiero 598 SM (il Tracciolino) che porta fino alla diga di Fontanaluccia. Da lì si risale brevemente a Gazzano.
 

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