Parco del Frignano

Il Parco del Frignano si sviluppa sull'Alto Appennino Modenese con oltre 15mila ettari di estensione e un territorio che va dai 500 metri sul livello del mare agli oltre 2.000 della vetta del Cimone, il monte più alto dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il Parco presenta un ambiente naturalisticamente ricco ed estremamente variegato. Habitat unici, di cui preservare la biodiversità, favoriscono la crescita e la conservazione di specie rare, vegetali e animali. Circhi glaciali convivono con altri trasformati in torbiere, boschi di faggete con ampie distese di sottobosco, vallette nivali si insediano alle pendici delle montagne più alti, sui quali volteggiano l'aquila reale e altri rapaci.

Parco del Frignano: 88 Itinerari

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Escursionismo

Romea Strata T13NL

Tenendo il comune di Montese alle spalle, si procede verso destra si prosegue diritti lungo via Panorama. Dopo un centinaio di metri, prima della curva a sinistra, si segue il segnale CAI marchiato sul guardrail e si prende la stradina che scende verso il fondovalle. Dopo 600 metri si arriva nei pressi di un depuratore e si risale la collina seguendo le indicazioni della segnaletica CAI 400/A. Seguendo i segnali che ci conducono su una capezzagna, si arriva dopo aver percorso 1.3 km, alla strada asfaltata. Si prosegue a destra per 200 metri e, prima della curva, si svolta a destra. I marcatori CAI sono sulla casetta il mattoni sulla sinistra e sulla destra di vede un piccolo capitello. Si supera il parcheggio e si prosegue sempre diritti per 350 metri. Prestare ora attenzione: poco prima della salita, vi è sulla sinistra una capezzagna. La si segue, attraversando un boschetto. Dopo 270 metri si incontra nuovamente la strada asfaltata. Si procede a destra seguendo il sentiero CAI 400/A, proseguendo lungo la Strada Provinciale n°34. Dopo 380 metri si arriva alla piazza della chiesa si Maserno. Si procede verso destra seguendo le indicazioni Montespecchio-Ponte Chiozzo e la segnaletica CAI 446-436. Si passa così davanti alla chiesa e dopo un centinaio di metri si prosegue a sinistra seguendo la segnaletica di via Riva da "101 a 131" e il segnale del CAI 436 verso San Martino. Si scende così verso Maserno vecchio, che si raggiunge dopo 800 metri. Il sentiero sbuca nuovamente su strada asfaltata e si prosegue a sinistra seguendo ora la segnaletica CAI 448. Dopo 170 metri, prima della curva, si prende la stradina sulla destra seguendo le indicazioni CAI 448. Si procede in discesa fino a incontrare una casa, si tiene la sinistra e si supera un ponticello. Appena dopo il ponte si trova il segnale CAI 448, da seguire in salita per 500 metri. Si arriva così alla strada asfaltata. Poche decine di metri prima di arrivare alla Strada Provinciale n°34, si trova sulla destra un'altra strada che corre parallela alla provinciale ma che ha meno traffico: è via Lazzari. La si segue percorrendola per 1.3 km fino arrivare ad una chiesa. Si prosegue verso il cortile delle abitazioni e si segue a sinistra lungo la capezzagna. Si attraversano le coltivazioni, e si passa un ponticello fino ad incontrare la strada asfaltata dopo 865 metri. Si va a sinistra, in salita. All'incrocio poco più avanti, si prosegue a destra in via Roncola. Dopo 500 metri, si va a destra oltrepassando un ponte dopo una decina di metri. La si segue sempre proseguendo sul via Roncola per 2.6 km fino ad arrivare alla piazza del paese di Castelluccio. Sulla destra è visibile il campanile della chiesa, un piccolo capitello e il segnale del CAI. Si prosegue seguendo la strada principale e facendo l'ampia curva che sale, tenendo a sinistra al bivio poco più avanti e proseguendo lungo via La Palto (sempre con indicazioni CAI). Si cammina diritti su questa strada in salita fino ad incontrare dopo 500 metri, la Strada Provinciale n°34. La si segue per curva un km e al bivio si tiene la destra continuando su Strada Provinciale n°66 che si continua a seguire per 1.3 km fino a località Corona. Si svolta ora a destra, sempre seguendo i marcatori CAI scendendo verso località La Polla che si raggiunge dopo 1.2 km. Attraversato il borgo, si continua a scendere sempre seguendo le indicazioni CAI. Si arriva così ad incontrare la Strada Provinciale n°324 e il cartello, sulla destra, indicante la località di Rocca Corneta. Si prosegue verso destra, percorrendo 60 metri di Strada Provinciale e si svolta poi alla prima strada a sinistra. Si segue la strada che porta fino alla Rocca, la si aggira seguendo i 5 capitelli in fila e si prende la capezzagna a scendere sulla sinistra fino a raggiungere il torrente Dardagna dopo 900 metri. Lo si supera grazie al ponte e si risale la scarpata con una ripida salita. Dopo 2.2 km si raggiunge la chiesa di Trignano in località l'Osteria. La si supera continuando a salire sempre diritti per 300 metri, sempre seguendo le indicazioni CAI. Si esce su strada asfaltata con l'acquedotto davanti e si prosegue a destra in località Casa Grigi. Si segue via Pedroni, asfaltata, entrando nel Parco Regionale Alto Appennino Modenese. Si segue la strada asfaltata per 890 metri e si gira a destra a scendere lungo la capezzagna proprio in corrispondenza del cartello indicante via Serrazzone. Si segue la capezzagna a destra, superando Fosso delle Sassaie ed incrociando nuovamente la strada asfaltata dopo 1.1 km. Sulla strada di va a destra continuando in via Serrazzone. Dopo qualche decina di metri, appena fatta la curva, si segue il sentiero CAI a scendere che consente di attraversare il campo. Si arriva su una strada asfaltata e si prosegue diritti, in salita, fino a trovare via Serrazzone dopo 520 metri. Si prosegue a destra raggiungendo il paese di Serrazzone dopo un centinaio di metri. Si prosegue diritti tenendo la chiesa a sinistra. Passata la chiesa, a scendere sulla sinistra, si trova un piccolo parco da dove parte il sentiero che seguendolo porta a località Ponti nel comune di Fanano dopo 1.2 km. La discesa è ripida e si deve prestare attenzione. Scesi sulla strada asfaltata di via Serrazzone, si prosegue a sinistra, attraversando il ponte e poco dopo, sempre andando diritti, se ne attraversa un altro. Dopo un centinaio di metri dal secondo ponte sulla sinistra si vedono delle scalette, segnalate CAI, in pietra che salgono. Si prende il sentiero e sempre seguendolo si arriva al centro di Fanano, dopo700 metri. Si trovano ora le indicazioni per la chiesa di Fanano.
 

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Escursionismo

Romea Strata T14NL

Tenendo la chiesa di Fanano alle spalle, si prosegue a sinistra passando davanti a 2 Oratori e proseguendo a sinistra in via Neruzzi. All'incrocio, dopo 300 metri, si attraversa la strada e si prosegue diritto lungo via Piano. Poco dopo, al quadrivio, si va ancora diritto tenendo gli impianti sportivi sulla sinistra, si prosegue sempre diritti lungo via Palazzo. Dopo 360 metri si raggiunge lo stop di via Abà . Si procede a destra in salita tenendo le indicazioni di Fellicarolo. Dopo un centinaio di metri, prima della curva, si va a sinistra seguendo le indicazioni del CAI sentiero 425 e proseguendo su via Madonna del Ponte. Si va diritto per questa strada che è indicata chiusa a T e dopo 560 metri si supera il torrente Fellicarolo e si prosegue lungo il sentiero. Si è nel Parco Regionale dell'Appennino Modenese. Il sentiero sale per 2.3 km e si incontra la strada asfaltata che porta alla frazione di Ospitale. La si attraversa e si prosegue diritto, scendendo e attraversando il torrente Ospitale. Si segue il sentiero CAI e le indicazioni per Ospitale della cartellonistica dei "I sentieri del Frignano". Si toccano così località Pianeto, Le Piagge, Ponte Nuovo, La Sega e Casa Nuova fino a raggiungere la frazione di Ospitale dopo 4.1 km. Si attraversa la piazza passando davanti alla chiesa e si prende il sentiero che si ha davanti alla chiesa fra le 2 case. Lo si segue sempre. Questo sentiero, numerato CAI 413-415, incrocia più volte la strada perchè sale diretto tagliando i tornanti. Lo si segue sempre raggiungendo Rifugio Capanno Tassoni dopo 2.6 km. Prestare attenzione perchè il selciato è antico e può essere scivoloso.
 

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Escursionismo

Sentiero Europeo E1 Toscana T06

Il percorso si sviluppa lungo lo spartiacque appenninico in uno dei suoi tratti più alti e panoramici. La tappa inizia dal Passo di Pradarena (1574 m slm), al confine tra le province di Reggio nell’Emilia e Lucca: si percorre la SP 12 della Provincia di Lucca in direzione Sud Est per circa 150 metri e si imbocca la strada bianca che sale tra ampie praterie alle pendici occidentali del monte Asinara (1732 m slm) fino a raggiungere il Passo della Comunella (1619 m slm) da dove è possibile ammirare, volgendo le sguardo a Nord Est, la sagoma inconfondibile della Pietra di Bismantova (1041 m slm). Si prosegue in salita lungo il sentiero di crinale, ad Ovest del Monte Sillano (1876 m slm), fino a raggiungere la vetta del Monte di Soraggio (1832 m slm) e, sempre mantenendosi in cresta, si transita sulle Porraie (1834 m slm), quindi si scende alla Cappella di San Bartolomeo e al vicino Passo di Romecchio (1630 m slm). Questo tratto offre panorami indimenticabili sulla Garfagnana a Sud e verso il Monte Cusna a Nord Est. Ricomincia la salita verso il punto più elevato di tutto il tratto ToscoEmiliano del sentiero E1, il monte Prado (2054 m slm) sul sentiero, abbastanza disconnesso, verso La Focerella (1745 m slm): questo incrocio è da segnalare, in quanto da qui parte il sentiero per la Variane Bargetana (Variante 6.2, La Focerella Passo delle Forbici) che consente di raggiungere il rifugio omonimo e/o di proseguire su un itinerario “basso” e non esposto verso il Rifugio Cesare Battisti. Questa variante è particolarmente indicata in caso di nebbia o maltempo sul crinale). Dalla Focerella si raggiunge la Sella del Monte Prado (1920 m slm) per arrivare infine alla vetta del Monte Prado (2054 m), cima più alta della Toscana. Se la giornata è limpida, la visione della Garfagnana a Sud e della mole del Monte Cusna a Nord ripaga abbondantemente la fatica spesa per raggiungere la vetta. Comincia l’agevole discesa tra i mirtilleti, fino al Passi di Monte Vecchio (1934 m slm) e, sempre tenendo a Ovest gli Scaloni, fino al Passo degli Scaloni (1922 m slm) e quindi a Bocca di Massa (1812 m slm). Qui si ignora il sentiero a Sud (verso il Rifugio Cella) e si prosegue la discesa verso il Passo delle Forbici (1572 m slm) alternando tratti boschivi e spazi aperti sul panorama. Al Passo, il sentiero incrocia la strada forestale che va dal Casone di Profecchia alla Segheria dell’Abetina Reale lungo il tracciato di un’antica via di valico. Diversi saliscendi accompagnano il cammino entro i bellissimi boschi di faggi e conducono al Passo del Giovarello (1661 m slm), a Cima La Nuda (1707 m slm), al Colle dei Laghi ed all’ Alpicella delle Radici da dove si gode di un panorama stupendo. Il tratto finale attraversa in discesa una zona boschiva che arriva velocemente alla Passo delle Radici (1527 m slm), storico valico dei pellegrini romei, che dalla Pianura Padana scendevano in Garfagnana.

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Escursionismo

Sentiero Europeo E1 Toscana T07

Dal Passo delle Radici si imbocca in salita la SP71, abbandonandola dopo circa 1 Km per proseguire sulla strada bianca che costeggia un’ampia zona prativa per circa 1 km, fino al passo del Lagadello (1650 m slm); proseguendo sulla SP 71 si arriverebbe a San Pellegrino in Alpe; invece, si imbocca la strada bianca sulla sinistra (se si percorre E1 in direzione Nord Sud). Dopo circa 1,5 km (30 minuti) si raggiungono i Sassi del Diavolo (“il Giro”), dove si ricongiunge il rientro sul percorso principale per chi abbia pernottato a San Pellegrino in Alpe (Variante 7-1). I Sassi del Diavolo sono, secondo la tradizione, la località dove San Pellegrino resistette alle tentazioni del diavolo e infine, irritato, gli dette una violenta sberla che lo proiettò sulle Alpi Apuane, generando il foro del Monte Forato. In questo luogo, i viandanti e i pellegrini sono soliti accumulare delle pietre, portate per espiare i peccati (più grande il peccato, più pesante la pietra); un’altra leggenda vuole che si debbano fare tre giri intorno, per evitare che sia il diavolo in persona lo chieda…. Si prosegue passando da spazi aperti ad ombrose faggete, toccando il Monte Cimetta (1664 m slm), il Monte Spicchio (1658 m slm), le pendici del Monte Saltello (1681 m slm) fino a raggiungere il Passo (o Bassa) del Saltello (1580 m slm), per poi risalire, con continui saliscendi, al Monte Romecchio (1700 m slm) dal quale si gode di uno spettacolare panorama sulle Alpi Apuane. Il percorso continua in cresta al Passo del Terzino (1683 m slm), quindi lambisce le pendici Ovest di Cima dell’Omo (1859 m slm), ove si incontra la sorgente del Corsonna, per raggiunge il Passo Porticciola (1714 m) ed entrare sul versante emiliano. Dal Passo della Porticciola, il sentiero di cresta, molto aereo e panoramico, porterebbe al Colle Traversata (1826 m slm) e poi alla vetta del Monte Giovo (1991 m slm), che però si trascura per discendere entro un’ampia vallata di origine glaciale verso il Passo della Boccaia (1584 m slm), e quindi al Lago Santo Modenese attraversando una folta faggeta.

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