In bicicletta

In bicicletta: 9 Itinerari

cyc_bici
In bicicletta

Pedalate amiche – Itinerario 11 Percorso Natura Secchia (1)

A Modena, in località Ponte Alto, si imbocca l’argine destro del Secchia (cartello “via Metastasio” - catena) incontrando subito il cippo n° 41. Si inizia a risalire il corso del fiume accompagnati dal susseguirsi regolare e decrescente dei pilastrini in cemento e, giunti in prossimità dei Tre Olmi e del cippo n° 19, si ignora sulla destra la sterrata che porta al nuovo ponte in ferro della Barchetta e si tira diritto su fondo ghiaiato. Tra pioppeti e vigne si sottopassa l’autostrada e si arriva all’inizio dello stradello Cenna, nei pressi della trattoria La Piola. Qui ci riportiamo sull’argine maestro mentre più avanti, superato il Canalazzo di Cittanova (ponticello) il percorso si riavvicina al corso d’acqua ai margini di un boschetto dominato da pioppi, salici e ontani che fa parte della Riserva Naturale della Cassa di Espansione del Secchia; poco più avanti si può osservare sulla destra lo sbarramento in cemento armato, l’elemento principale dell’articolato sistema realizzato per regolare le piene del fiume. Proseguendo sull’argine giungiamo in prossimità di Marzaglia dove si sottopassa la linea ferroviaria e la strada statale n° 9 via Emilia. Continuando si costeggia un frantoio e si entra in comune di Formigine (pannello “zona tutela ambientale del fiume Secchia”). Ancora poche pedalate e siamo all’ingresso dell’Oasi di Colombarone (zona umida tutelata) riconoscibile per il Centro visite e il capanno di osservazione dell’avifauna. Qui si effettua una deviazione sulla pista ciclabile che conduce a Magreta dove si riprende il percorso natura nei pressi del il campo volo per aereomodelli e ci si immette sullo stradello ghiaiato che ci accompagna fino al sottopasso della strada statale n° 467 di Scandiano. Da qui in breve al campo calcio di Borgo Venezia (Sassuolo). Dopo aver scavalcato il torrente Vallurbana su ponticello di legno, si arriva nei pressi di San Michele (sottopassaggio per il centro del paese), da cui in breve alla traversa di Castellarano, che permette di portarsi sul lato opposto del fiume per una visita al centro storico del paese e per un eventuale anello ciclistico sulla pista ciclabile che percorre la sponda reggiana del fiume. Siamo ormai alla fine delle nostre fatiche: proseguendo in riva modenese si supera su ponticello il fosso Pescarolo arrivando infine alla base della Rupe del Pescale.

Scopri di più

cyc_bici
In bicicletta

Pedalate amiche – Itinerario 11 Percorso Natura Secchia (2)

A Modena, Ponte Alto, imbocchiamo l’argine sinistro del Secchia in direzione della foce (“stradello fiume”) incontrando subito un pannello metallico che segnala il Percorso Ciclovia Secchia (Destra Po 65 km - Concordia sulla Secchia 40 km). Dopo aver superato la strada diretta a Carpi-Campogalliano, si costeggia un frutteto e si scende dall’argine per seguire poi sulla destra una larga strada sterrata. Si arriva così al sottopasso della linea ferroviaria Modena-Verona affiancata dal ponte in ferro della ciclabile per Villanova, dopo di che si risale sull’argine maestro. Continuiamo a pedalare in direzione nord, accompagnati da puntuali cippi distanziometrici con numerazione crescente che scandiscono il tracciato (Cartelli metallici dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po - A.I.P.O Modena), in breve si arriva a sottopassare la linea ferroviaria alta velocità. Alle colture intensive e ai frutteti iniziano ad affiancarsi filari di viti, ricordandoci che stiamo per entrare nella terra dei famosi lambruschi di Sorbara: superato infatti il cippo 59 si arriva al Ponte dell’Uccellino. Già segnalato nella carta dei Balugola del XVI secolo, il “Ponte Baso” è quello di presenza più antica sul Secchia a nord della via Emilia: in periodo romano e altomedioevale era certamente in legno, mentre molti lo ricordano fatto di barche. Oggi un semplice ponte di ferro collega la strada statale n° 12 con Soliera. Si continua diritto (cartello “pista ciclabile”) sempre su fondo ghiaiato ed in breve si giunge in prossimità di Sozzigalli al Ponte del Bacchello che viene superato in tutta sicurezza (sottopasso): pannello metallico “Mantova 75 Km - Biciclette a fiumi - progetto per lo sviluppo del cicloturismo nelle zone terremotate dell’Emilia-Romagna”. Ancora e sempre diritto in direzione nord: l’argine continua a presentare il fondo compatto e si procede spediti verso il Ponte di San Martino, che si raggiunge al km 21,4: a destra per San Prospero, il percorso prosegue diritto seguendo le indicazioni Eurovelo 7 – Destra Po-Rovereto-Concordia sulla Secchia. Segue un bel tratto con pioppi nell’area golenale che ci accompagnano fino al Ponte Motta dove si incrocia la strada statale n° 468: a sinistra per Carpi, a destra per Cavezzo. Il nostro percorso è quello che continua diritto sull’Eurovelo 7 con indicazioni “Rovereto – Concordia”. In alternativa è possibile svoltare a sinistra sulla statale per Carpi e poche centinaia di metri più avanti deviare a destra imboccando via Sott’argine asfaltata per risalire sul percorso principale qualche chilometro più avanti. Procedendo sul nostro itinerario in direzione della foce, arriviamo quindi in prossimità del paese di Rovereto, con la chiesa e il campanile posti a ridosso del fiume, dove il fondo diventa asfaltato. Giusto il tempo di rilassarsi un attimo e poi si riprende su sterrato, arrivando successivamente al ponte di San Lorenzo della Pioppa. Nel tratto successivo si percorrono infine alcuni chilometri su fondo erboso, arrivando in prossimità del ponte costruito nel 1884 che collega Concordia con San Giovanni (cippo 230). Si continua diritto su traccia erbosa, fortunatamente il fondo è ben compatto; in questa frazione le acque del Secchia escono dal modenese ed entrano in territorio mantovano: superato infatti il cippo 253 la numerazione riparte dal numero 1. Più avanti incontriamo la prima indicazione del Parco Golena Foce Secchia, seguita da una ulteriore pannello metallico con indicazioni “Sinistra Secchia-Eurovelo 7 – Ponte Secchia-Moglia”. Da questo punto in avanti l’argine è solcato da una comoda e larga strada asfaltata che ci accompagna all’impianto idrovoro Mondine e quindi a Bondanello. Qui è indispensabile scendere dall’argine per scavalcare il canale di bonifica salvo poi risalire subito tenendo la destra (freccia metallica con simbolo “bicicletta”). Superato anche il ponte della strada provinciale per Poggiorusco si continua sulla via Argine Secchia-Bondanello, sempre su fondo asfaltato, seguendo il corso d’acqua che ha ormai esaurito la sua spinta e senza più fretta si dilunga in estenuanti meandri. Superata la linea ferroviaria si prosegue su strada Gualanda, raggiungendo il ponte che porta a Quistello. Sempre diritto su asfalto (strada argine Secchia), mentre i cartelli metallici confermano che siamo sul percorso dell’”Eurovelo 7 – Ponte Secchia a 8,6 chilometri”. Dopo aver superato l’impianto idrovoro della Bonifica Parmigiana-Moglia si giunge infine a incrociare la strada che collega San Benedetto Po con Quingentole, nei pressi di San Siro. Attraversiamo con molta prudenza per proseguire su strada bianca: cartelli “destra Po - Eurovelo 8 - San Benedetto Po-Bardelle. Superata l’Azienda faunistico venatoria “Argine vecchio”, arriviamo infine nei pressi del ristorante “Vecchio Cornione” lambito dalle Bacchelliane acque “piene , agitate e maestose” del grande Po. Proseguendo diritto sull’argine asfaltato dopo le frazioni di Brede e Bardelle si giunge al ponte sul Po. La prosecuzione per Mantova prevede di risalire su quest’ultimo e superare il grande fiume, percorrendo la trafficatissima strada statale n° 413. A questo punto si segue il percorso Eurovelo 7 che attraverso gli abitati di Serraiolo e Correggio Micheli si porta sull’argine destro del Mincio nei pressi di Governolo.

Scopri di più

cyc_bici
In bicicletta

Pedalate amiche – Itinerario 12 Percorso Natura Tiepido

Si parte da San Damaso, nella piccola piazzetta al centro della frazione di Modena, imboccando via San Damaso che passa e fianco della chiesa. Superato il torrente Tiepido sulla passerella dedicata alla Beata Vergine del Carmelo si svolta a sinistra incontrando il primo dei numerosi cartelli metallici che segnalano il Percorso Natura diretto a Torre Maina e alle altre località che si incontrano lungo il percorso. Lo stradello ghiaiato inizia a fiancheggiare il corso d’acqua con un percorso sinuoso tra campi coltivati che ci accompagna in breve a incrociare la pista ciclabile Modena-Vignola. Superata via Gherbella su strisce pedonali, ignoriamo il percorso dell’ex ferrovia e proseguiamo diritto con indicazioni Percorso Tiepido – MO 5 – direzione Torre Maina. Si continua a fianco del corso d’acqua tra vegetazione arbustiva e arborea costituita prevalentemente da salici e pioppi e sulle rive più asciutte da querce, olmi, robinie, biancospini, prugnoli e sambuchi. Più avanti un angusto sottopassaggio regolato da sbarra a comando elettronico permette di superare l’autostrada e ci accompagna alla passerella metallica di via Cavidole-Portile che utilizziamo per portarci sulla sponda opposta. Continuiamo in destra orografica sul tracciato che attraversa seminativi e vigneti accompagnandoci alla passerella successiva, ormai in prossimità del paese di Castelnuovo Rangone: come opportunamente segnalato dal cartello metallico, il centro del paese dista poco più di un chilometro (deviazione consigliata sulla sinistra). Il nostro itinerario prosegue diritto e più avanti, attraverso un moderno ed elegante ponte ciclopedonale, si sposta definitivamente sulla sinistra orografica del torrente. Il tratto successivo, all’ombra di un boschetto di pioppi, ci accompagna fin o alla periferia di Colombaro dove si sottopassa il ponte della strada provinciale n° 16. Costeggiando il campo da golf del Country Club, da cui ci separa un’alta rete metallica, continuiamo in direzione sud. Il percorso si porta a fianco della Nuova Estense e arriva in breve all’incrocio con via Vandelli al semaforo nei pressi del cartello di località di Gorzano. La meta finale del nostro itinerario viene segnalata a soli due km: in questo tratto il Tiepido ha scavato una profonda e suggestiva gola a cui fa seguito la bella zona verde del campo gioco ruzzola. Le fatiche sono finite in prossimità dello slargo che anticipa il ponte stradale della strada provinciale n° 41 che collega Torre Maina con Puianello. È questo il nostro punto di arrivo.

Scopri di più