Pedalate amiche – Itinerario 11 Percorso Natura Secchia (2)

Da Modena a San Benedetto Po

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In bicicletta
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Dettagli Percorso

Lunghezza

75.1km

Durata

22h 17min

Dislivello +

286m

Dislivello -

303m

Quota di partenza

37m

Quota di arrivo

20m

Quota minima

12m

Quota massima

38m

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Descrizione

A Modena, Ponte Alto, imbocchiamo l’argine sinistro del Secchia in direzione della foce (“stradello fiume”) incontrando subito un pannello metallico che segnala il Percorso Ciclovia Secchia (Destra Po 65 km - Concordia sulla Secchia 40 km). Dopo aver superato la strada diretta a Carpi-Campogalliano, si costeggia un frutteto e si scende dall’argine per seguire poi sulla destra una larga strada sterrata. Si arriva così al sottopasso della linea ferroviaria Modena-Verona affiancata dal ponte in ferro della ciclabile per Villanova, dopo di che si risale sull’argine maestro. Continuiamo a pedalare in direzione nord, accompagnati da puntuali cippi distanziometrici con numerazione crescente che scandiscono il tracciato (Cartelli metallici dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po - A.I.P.O Modena), in breve si arriva a sottopassare la linea ferroviaria alta velocità. Alle colture intensive e ai frutteti iniziano ad affiancarsi filari di viti, ricordandoci che stiamo per entrare nella terra dei famosi lambruschi di Sorbara: superato infatti il cippo 59 si arriva al Ponte dell’Uccellino. Già segnalato nella carta dei Balugola del XVI secolo, il “Ponte Baso” è quello di presenza più antica sul Secchia a nord della via Emilia: in periodo romano e altomedioevale era certamente in legno, mentre molti lo ricordano fatto di barche. Oggi un semplice ponte di ferro collega la strada statale n° 12 con Soliera. Si continua diritto (cartello “pista ciclabile”) sempre su fondo ghiaiato ed in breve si giunge in prossimità di Sozzigalli al Ponte del Bacchello che viene superato in tutta sicurezza (sottopasso): pannello metallico “Mantova 75 Km - Biciclette a fiumi - progetto per lo sviluppo del cicloturismo nelle zone terremotate dell’Emilia-Romagna”. Ancora e sempre diritto in direzione nord: l’argine continua a presentare il fondo compatto e si procede spediti verso il Ponte di San Martino, che si raggiunge al km 21,4: a destra per San Prospero, il percorso prosegue diritto seguendo le indicazioni Eurovelo 7 – Destra Po-Rovereto-Concordia sulla Secchia. Segue un bel tratto con pioppi nell’area golenale che ci accompagnano fino al Ponte Motta dove si incrocia la strada statale n° 468: a sinistra per Carpi, a destra per Cavezzo. Il nostro percorso è quello che continua diritto sull’Eurovelo 7 con indicazioni “Rovereto – Concordia”. In alternativa è possibile svoltare a sinistra sulla statale per Carpi e poche centinaia di metri più avanti deviare a destra imboccando via Sott’argine asfaltata per risalire sul percorso principale qualche chilometro più avanti. Procedendo sul nostro itinerario in direzione della foce, arriviamo quindi in prossimità del paese di Rovereto, con la chiesa e il campanile posti a ridosso del fiume, dove il fondo diventa asfaltato. Giusto il tempo di rilassarsi un attimo e poi si riprende su sterrato, arrivando successivamente al ponte di San Lorenzo della Pioppa. Nel tratto successivo si percorrono infine alcuni chilometri su fondo erboso, arrivando in prossimità del ponte costruito nel 1884 che collega Concordia con San Giovanni (cippo 230). Si continua diritto su traccia erbosa, fortunatamente il fondo è ben compatto; in questa frazione le acque del Secchia escono dal modenese ed entrano in territorio mantovano: superato infatti il cippo 253 la numerazione riparte dal numero 1. Più avanti incontriamo la prima indicazione del Parco Golena Foce Secchia, seguita da una ulteriore pannello metallico con indicazioni “Sinistra Secchia-Eurovelo 7 – Ponte Secchia-Moglia”. Da questo punto in avanti l’argine è solcato da una comoda e larga strada asfaltata che ci accompagna all’impianto idrovoro Mondine e quindi a Bondanello. Qui è indispensabile scendere dall’argine per scavalcare il canale di bonifica salvo poi risalire subito tenendo la destra (freccia metallica con simbolo “bicicletta”). Superato anche il ponte della strada provinciale per Poggiorusco si continua sulla via Argine Secchia-Bondanello, sempre su fondo asfaltato, seguendo il corso d’acqua che ha ormai esaurito la sua spinta e senza più fretta si dilunga in estenuanti meandri. Superata la linea ferroviaria si prosegue su strada Gualanda, raggiungendo il ponte che porta a Quistello. Sempre diritto su asfalto (strada argine Secchia), mentre i cartelli metallici confermano che siamo sul percorso dell’”Eurovelo 7 – Ponte Secchia a 8,6 chilometri”. Dopo aver superato l’impianto idrovoro della Bonifica Parmigiana-Moglia si giunge infine a incrociare la strada che collega San Benedetto Po con Quingentole, nei pressi di San Siro. Attraversiamo con molta prudenza per proseguire su strada bianca: cartelli “destra Po - Eurovelo 8 - San Benedetto Po-Bardelle. Superata l’Azienda faunistico venatoria “Argine vecchio”, arriviamo infine nei pressi del ristorante “Vecchio Cornione” lambito dalle Bacchelliane acque “piene , agitate e maestose” del grande Po. Proseguendo diritto sull’argine asfaltato dopo le frazioni di Brede e Bardelle si giunge al ponte sul Po. La prosecuzione per Mantova prevede di risalire su quest’ultimo e superare il grande fiume, percorrendo la trafficatissima strada statale n° 413. A questo punto si segue il percorso Eurovelo 7 che attraverso gli abitati di Serraiolo e Correggio Micheli si porta sull’argine destro del Mincio nei pressi di Governolo.