Via Matildica del Volto Santo Tappa 8

Da Gazzano a San Pellegrino in Alpe

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

25km

Durata

15h 11min

Dislivello +

2810m

Dislivello -

2127m

Quota di partenza

815m

Quota di arrivo

1498m

Quota minima

815m

Quota massima

1668m

Monte Giovarello

Il monte Giovarello (1.760 metri) si trova lungo il versante sinistro del torrente Dolo. Mostra una morfologia a circo del tutto particolare con pareti rocciose rivestite dalla vegetazione. Nell’ascesa alla vetta si passa dai castagneti da frutto alle faggete per arrivare alla vasta prateria d’alta quota. Il panorama è suggestivo: dalla cima si possono ammirare la pietra di Bismantova, le Alpi Apuane e la Garfagnana e, nei giorni più tersi, anche la catena delle Alpi. Ai piedi del monte si trovano i passi del Giovarello e delle Forbici, punti di tappa e partenza di numerose escursioni nella zona.

Torbiera La Maccherie

Le Maccherie sono una località posta a ridosso del crinale appenninico, ai confini tra le province di Modena e Reggio Emilia, dove sorge un piccolo rifugio forestale ed è presente una torbiera di rilevante interesse botanico, che assegna valenza naturalistica a tutta l’area. Qui si possono osservare i pennacchi a foglie strette (Eriophorum angustifolium); la Carice di Davall, essenza tipica delle torbiere centroeuropee e rara in Appennino; la genzianella stellata (Swertia perennis) e l’erba unta (Pinguicola vulgaris). Segnalata inoltre, a livello faunistico, la specie anfibia della rana montana (Rana temporaria).

Passo delle Radici

Situato a 1.529 metri di altitudine, il passo delle Radici è un valico che separa i territori provinciali di Modena, in Emilia, e di Lucca, in Toscana. Esso mette in comunicazione la Garfagnana con la valle dell’alto Secchia. Di questo valico si hanno notizie fin dal Medioevo perché da qui transitava anche l’antica via Bibulca. Notizie certe si hanno già nella prima metà dell’VIII secolo, quando con il re longobardo Liutprando venne aperto il valico delle Radici per poter collegare la montagna modenese, strappata ai Bizantini, con i possedimenti longobardi della Garfagnana.

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Descrizione

Da Gazzano ci dirigiamo verso Civago seguendo il sentiero 690 che passa anche dai ruderi della antica torre dell’Amorotto (qui possiamo aggirare la torre sulla sinistra o sulla destra, nell’ultimo caso dovremo affrontare sulla strada il passaggio attraverso una galleria corta ma buia).  Arrivati a Case Civago imbocchiamo il sentiero 605 che ci porterà fino al rifugio Segheria a quota 1.400 metri. Di qui prendiamo il sentiero n 681 fino al Passo delle Forbici e da qui la strada forestale (00) fino al punto più alto dell’intera Via Matildica del Volto Santo: i quasi 1700 metri del Passo del Giovarello dove lo sguardo spazia sui grandi panorami del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Dal Giovarello scendiamo per il sentiero 601 fino alla Piana della Maccherie e imbocchiamo la traccia dell’Alta Via dei Parchi (n. 591) per arrivare ai prati di San Geminiano e con il sentiero Matilde arrivare al Passo delle Radici. Dal Passo il sentiero scende sulla destra tra bosco e prateria passando dal rifugio Pradaccio. Qui ormai siamo in vista, manca circa un chilometro, di San Pellegrino in Alpe.
 

Link utili

viamatildica.it