Sentiero Spallanzani Tappa 5
Da Carpineti a Ginepreto
Dettagli Percorso
Lunghezza
19.1km
Difficoltà
E
Durata
10h 16min
Dislivello +
1683m
Dislivello -
1526m
Quota di partenza
566m
Quota di arrivo
723m
Quota minima
450m
Quota massima
970m
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Descrizione
Ritornati al castello di Carpineti sul percorso del Sentiero Matilde fatto in discesa nella tappa precedente, alla sella del crinale ai piedi del castello si volta a destra e si prosegue lungo l’antica via di crinale, probabilmente risalente al medioevo.
L’ambiente è caratterizzato da boschi di castagno, faggio e roverella. Aggirato il Monte Banzola si lascia a sinistra il Sentiero Matilde, che scende verso la Val Secchia e si mantiene il percorso di crinale, attraversando il piccolo casolare della Crocetta e risalendo i fianchi settentrionali del Monte Fòsola. Raggiunta Ca’ Fòsola (1.30 h) e i due grandi faggi gemelli che caratterizzano la sella prativa, si lascia a sinistra un sentiero per la vetta, preceduta da una grande croce installata in occasione del Giubileo del 2000. Qui, dopo aver percorso pochi metri in leggera discesa, si abbandona la carrareccia girando bruscamente a sinistra per proseguire in direzione Sud e in discesa decisa. In fondo ad una valletta si esce su vasti coltivi piegando a destra verso il piccolo borgo di Campogallinaro. Proseguendo tra altri campi aperti sulla magnifica vista della Pietra di Bismantova, si scende a sinistra nel suggestivo borgo di Saccaggio, dominato da due antiche case torre (secc. XV-XVI). In discesa sullo stradello a valle del borgo si attraversa una prima strada asfaltata per scendere al Rio Spirola dal quale si risale sulla provinciale Felina – Villaminozzo. La si percorre per 100 metri verso destra (attenzione al traffico!) e si sale bruscamente a sinistra su carrareccia in direzione Ovest in evidente salita. In località La Noce si segue la strada asfaltata per un chilometro circa fino a Campolungo. Qui, attraversata la strada per Casale, un tratturo tra i campi ci avvicina alla Pietra di Bismantova, dal versante nordorientale, rotto da zolle di piattaforma arenacea a diversi livelli. Alla base del pianoro detto Campo Pianelli, sede di importanti scavi archeologici, si incontra il sentiero segnato 697 che verso destra sale gradualmente alla sommità della Pietra per il percorso più largo e comodo, ma meno panoramico, attraverso fitti noccioleti e poi estese radure. Per ammirare invece la parte più severa della Pietra si prende il 697 a sinistra del pianoro, per imboccare poco dopo a destra il ripido sentiero 699, che sale tra macereti e massi caduti dalla sommità. Cavalli e bici dovranno invece seguire a sinistra il 697 che porta direttamente al Parcheggio dell’Eremo alla base della parete orientale della Pietra. Ad un bivio ai piedi della parete si lascia a sinistra il sentiero 699 che porta all’accesso della famosa Ferrata degli Alpini. Si sale invece a destra in una serie di salite tra massi di crollo e tratti di parete franati nei secoli scorsi, fino a sbucare sul pianoro sommitale, da cui si gode un magnifico panorama su tutto il crinale appenninico. Per scendere dalla Pietra si imbocca il comodo sentiero posto a Ovest (697), che, girando attorno alla base della spettacolare parete verticale, ci conduce all’Eremo di Bismantova, eretto sotto una cengia della parete alta oltre 100 metri. Vicino all’Eremo si trova un bar-ristorante frequentato da turisti e arrampicatori e un albergo rurale. Dall’ampio parcheggio sottostante si scende al tornante inferiore, da dove parte una carrareccia in mezzo ai campi in discesa. Dopo non molto si giunge alla chiesa di Ginepreto e all’azienda agrituristica dove è possibile pernottare.