Fra torri, borghi e mulini

Da Parcheggio ingresso Riserva a Parcheggio ingresso Riserva

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

7.6km

Difficoltà

T

Durata

3h 23min

Dislivello +

423m

Dislivello -

423m

Quota di partenza

609m

Quota di arrivo

609m

Quota minima

480m

Quota massima

676m

Oratorio di Sassomassiccio

Dedicato alla Beata Vergine Assunta, fu edificato dall’eremita ed ex-capitano delle milizie estensi Vincenzo Muzzarelli nel 1695 sugli antichi resti di una cappella risalente ai secoli XI-XIII. Abbandonata la carriera militare nel 1690, Muzzarelli, col nome di frate Antonio Francesco, rimase qui per 29 anni vivendo di preghiera e di elemosine.

Centro Visita Riserva di Sassoguidano

Nel cuore della Riserva, vicino alla chiesa di Sassoguidano, si trova il Centro visita, ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio edificio rustico. I lavori di ristrutturazione sono stati condotti seguendo i rigorosi schemi dettati dalla bio-architettura. L'immobile si presenta molto accogliente: il visitatore può accedere all'interno trovando la calda saletta d'accoglienza dove, accomodandosi davanti al caratteristico camino in sasso, può chiedere al personale informazioni generali relative alla Riserva. A disposizione, depliant dei tre sentieri a tema, la guida, il libretto "I rapaci nidificanti della Riserva", la videocassetta "Rino il porcospino e… la Riserva incantata". Scendendo la scala rustica si accede nell'aula didattica dove, con l'ausilio di una lavagna luminosa, proiettore e attrezzature multimediali, il visitatore può essere accompagnato in una gita immaginaria alla scoperta dei luoghi più caratteristici per conoscere le specie più rare della flora e della fauna locali. Salendo invece nella sala mostra, allestita nel sottotetto in legno, la mente potrà volteggiare nei cieli di Sassoguidano, osservando le suggestive fotografie del volo dei rapaci che periodicamente nidificano in Riserva o lasciarsi condurre nel percorso di una mostra allestita. Ambienti esterni ed interni sono facilmente accessibili da qualsiasi tipo di utenza.

Chiesa di Sassoguidano

Dedicata alla conversione di San Paolo, fu eretta sulla rupe che si affaccia sulla valle del Panaro. Presenta una facciata asimmetrica a capanna. Della particolare pietra monolitica triangolare che sormonta il portale è ancora leggibile, in parte, l’incisione. All’interno sono visibili il bellissimo altare barocco in legno, la copia della preziosa icona trecentesca della Madonna (l’originale è collocato nella chiesa di San Bartolomeo a Pavullo nel Frignano), la cuspide del fonte battesimale e semplici arredi.

La Torre

Alla base della parete rocciosa sulla quale si erge la chiesa di Sassoguidano, è il nucleo rurale della Torre, uno dei meglio conservati della zona. La sistemazione a corte del nucleo si è definita nel corso del ’700, ma un gruppo di costruzioni esisteva già in precedenza e probabilmente comprendeva la torre che ha dato origine al toponimo. Del nucleo fa parte anche un piccolo oratorio collegato con un portico ai fabbricati ad uso agricolo e abitativo.

Torre di Niviano

La torre mozza di Niviano, ormai in rovina, era parte di un castello a sorveglianza della valle del Lerna e della salita a Sassoguidano. Vicino alla torre sorgeva la chiesa del borgo, poi trasferita sulla strada che sale verso Lavacchio alla fine dell’Ottocento. Ancora visibile, per quanto in precarie condizioni, è l’oratorio di San Rocco, eretto a ricordo della peste del 1630 e restaurato a metà del XIX secolo.

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Descrizione

L’itinerario ad anello attraversa la Riserva di Sassoguidano fra boschi e prati, toccando tutti i suoi principali punti d’interesse. Dal parcheggio si intraprende la strada che s’inoltra nell’area protetta, tra boschi di roverelle e doline erbose, per giungere in breve all’Oasi WWF dello stagno di Sassomassiccio, che ospita numerosi anfibi, come la rana verde, la raganella, il tritone crestato, il tritone punteggiato ed il meno comune tritone alpestre, nonché la rara e importante pianta acquatica Hottonia palustris. Proseguendo, con breve digressione, si tocca poi l’oratorio di Sassomassiccio, probabilmente sorto intorno al XI-XIII secolo su resti di un castello e, più avanti, fra maestosi esemplari di castagno e ampie distese erbose percorse dai tracciati dei cinghiali e dei caprioli, si apre la vista sui rilievi appenninici dominati dal monte Cimone.
Proseguendo ancora lungo il sentiero si incontra prima il Centro visite della Riserva, poi l’area attrezzata da cui, salendo sulla destra, si raggiunge l’antica chiesa di Sassoguidano dedicata a San Paolo. Di fronte, si staglia maestoso l’imponente complesso roccioso calcarenitico del Cinghio del Malvarone, le cui ripide ed inaccessibili pareti sono l’habitat ideale per molte specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino. Imboccando il sentiero in discesa, si giunge al nucleo rurale settecentesco della Torre, per scendere infine nella valle del torrente Lerna per arrivare al mulino Còrnola, azionato dalla grande ruota “a cassette”. Per rientrare occorre proseguire fino alla borgata di Niviano con la sua torre mozza e, da qui, imboccare il sentiero che risale per l’antico tracciato, a tratti ancora lastricato, che ritorna al parcheggio di partenza dell’itinerario.
 

Link utili

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