I versanti del fiume Panaro (Itinerario n. 12)

Da Festà di Marano sul Panaro a Sant'Apollonia

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

7.6km

Difficoltà

E

Durata

3h 38min

Dislivello +

507m

Dislivello -

478m

Quota di partenza

416m

Quota di arrivo

445m

Quota minima

200m

Quota massima

464m

Festà

A Festà si giunge dal fondovalle, per ripidi tornanti. La sua posizione, a picco sulla valle del Panaro, ne fece la sede di un’importante roccaforte medioevale. Oggi rimangono parte delle mura ed una torre, alta una ventina di metri, adibita a campanile. La chiesa in stile neoclassico che occupa il luogo dell’antico castello. Sulla strada principale è l’oratorio di S. Rocco, edificato sull’area dell’antica chiesa e voluto dai devoti in segno di riconoscenza per essere stata Festà risparmiata dalla peste che nel 1630 colpì tutto il Frignano.

Siano

Piccola borgata residenziale situata nella frazione di Castellino delle Formiche. La località, chiamata anche Castello rustico per distinguerla dal Castello nobile, è attestata nel XVI secolo. Il complesso edilizio sembra essersi originato per aggregazioni successive attorno a due torri: la prima presenta fori per rondoni ed una bifora monolitica, la seconda presenta un cordolo di colombaia in arenaria, fori per rondoni e un portale ad arco tamponato. Di grande importanza il loggiato sei-settecentesco aggregato alla torre, caratterizzato, nella parte superiore, da cinque arcate di diversa luce poggianti su colonne a tutto tondo con capitelli in cotto e da un portale con timpano decorativo. Nel paramento murario è stata inserita una nicchia in arenaria scolpita con motivi vegetali e una mensola semicircolare contenente una statua acefala in cotto.

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Descrizione

Itinerario che percorre la parte più bassa del Parco dei Sassi tra i due versanti di questa porzione della valle del fiume Panaro. Tocca ambiti aridi, ma naturalmente interessanti, specialmente all’inizio della primavera. Mostra scorci panoramici modellati dal fiume, la valle che ospita i Sassi di Roccamalatina, ma anche ambiti storici e rurali caratteristici della collina modenese. Di importante lunghezza e dislivello, permette di apprezzare da vicino uno degli ambiti più importanti del Parco: il fiume Panaro.
La flora e la fauna osservabili sono quelle più legate ad ambienti assolati e secchi. Nel periodo adatto sono rinvenibili fioriture di orchidee specialmente del genere Ophrys, ma anche del genere Orchis, come l’orchidea maggiore e l’Orchis simia. Tra le specie animali spiccano quelle degli ambienti più aperti e cespugliosi, tra cui sterpazzole, canapini e zigoli. È la zona in cui è più facile osservare, tra gli ungulati, oltre al capriolo, anche il daino e il cervo.