Per boschi e campi verso Samone (Itinerario n. 7)

Da Roccamalatina a Samone

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

4km

Difficoltà

E

Durata

1h 44min

Dislivello +

206m

Dislivello -

139m

Quota di partenza

537m

Quota di arrivo

604m

Quota minima

515m

Quota massima

604m

Roccamalatina

I Mala Tignis di parte bolognese sono nominati in un documento del 1299 come proprietari di quattro rocche nella circoscrizione di Pieve di Trebbio. A loro si deve il nome del paese e dei Sassi in arenaria. La chiesa del paese risale al ‘600 ed ha un bel soffitto originale. Nella sacrestia vi sono un lavabo ed un Cristo in legno intagliato, anch’essi del ‘600. Nell’agglomerato delle Rocche di Sopra sono visibili un portale a sesto acuto del ‘300 ed uno del ‘400.

Dito di Samone

Il Dito di Samone, in analogia ai vicini Sassi di Roccamalatina, costituisce una caratteristica forma d’erosione selettiva e dal maggior grado di cementazione della roccia rispetto a quella circostante. Isolato e nascosto nel bosco, rappresenta una delle emergenze geomorfologiche più curiose del Parco dei Sassi. Strapiombante nella valle e dominante in lontananza l’abitato di Samone, appare in una forma cilindrica di circa 5 metri d’altezza che si eleva da un ammasso globoso basale in arenaria, identica per composizione a quella dei Sassi.

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Descrizione

Itinerario che si snoda tra i boschi misti e di castagno, fino alla frazione di Samone. Tocca aree coltivate, rii, boschi e borghi medievali, segni della storica presenza umana in questo territorio. Interessante quanto importante tracciato di collegamento tra le due frazioni di Roccamalatina e Samone, non presenta particolari difficoltà escursionistiche se si escludono alcuni dislivelli difficilmente evitabili in questa fascia collinare-appenninica.
Il percorso presenta peculiarità particolari come la presenza, nella stagione adatta, di specie legate al castagneto, come allocchi e cince bigie, ma anche più diversificate come picchi muratori e rampichini. In ambito floristico mostra la presenza di felci e muschi nelle zone più umide e meno assolate e la fioritura delle specie di sottobosco: primule, viole, ellebori, anemoni e campanellini.