Fra storia e natura (Itinerario n. 2)

Da La Casellina di Roccamalatina a La Casellina di Roccamalatina

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Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

4.3km

Difficoltà

E

Durata

2h 09min

Dislivello +

320m

Dislivello -

320m

Quota di partenza

531m

Quota di arrivo

531m

Quota minima

454m

Quota massima

557m

Castellaro

Costituì probabilmente una delle quattro rocche confermate dagli Estensi ai Pio nel 1420 assieme ad altri fortilizi. Il nucleo abitato, situato in posizione panoramica di fronte ai Sassi sulla sommità di un accentuato pendio, è costituito da diversi edifici. Numerosi sono gli elementi architettonici significativi che ne documentano l’origine tre-quattrocentesca. Nei pressi dell’abitato, su un affioramento di roccia, si eleva una imponente torre isolata a pianta quadrata con parte inferiore in pietra, la cui copertura termina con una guglia in laterizio decorata con archetti dentellati e fori per rondoni. All’interno, al primo piano, è presente una volta a botte in arenaria. La torre anticamente era il campanile della chiesa parrocchiale, in origine situata presso i Sassi. La famiglia Ferrari, nel XVIII secolo, ottenne l’edificio in cambio di lavori effettuati presso la Parrocchiale nuova, la restaurò e la completò del suddetto coronamento architettonico, di notevole effetto. A primavera, ospita una colonia nidificante di rondoni.

Oratorio dei Sassi

L’oratorio, con annessa canonica, si trova di fronte all’ingresso del Borgo dei Sassi. Intitolato alla Beata Vergine Assunta e quindi detto della “Madonna dei Sassi”, è di fogge semplici ed essenziali. Di origini più antiche, dell’oratorio si hanno notizie certe dal 1729. Nel 1855 fu ingrandito e staccato dal monte. Interessante il bassorilievo murato nella parete esterna riproducente una mano scolpita con l’indice puntato al cielo tra un ramo di melograno e uno di palma recante la scritta “Spera in Deo et fac bonitatem”. La lapide avvalora l’ipotesi secondo la quale Geminiano Malatigni qui fondò un’ospitale agli inizi del XV secolo.

Borgo dei Sassi

Ubicato nell'antico borgo medioevale dei "Sassi", costituisce il punto di accesso al sentiero n.4 "Salita al Sasso della Croce". Offre il servizio di biglietteria per l'acquisto del "Biglietto del Parco" e l'accesso al sentiero n.4 "Salita al Sasso della Croce", punto informativo e vendita di materiale divulgativo e gadget.

Antica Carbonaia

Ricostruzione di una vecchia carbonaia con tabelle esplicative, collocata su un falsopiano nel tratto discendente fra i Sassi e il mulino della Riva. La ricostruzione, soltanto visiva, ricorda il funzionamento di queste antiche strutture per l’ottenimento del carbone. La base era cosparsa di terriccio e veniva delimitata da grossi sassi; al centro si disponevano due legni a formare una croce (di buon auspicio) sui quali si issavano quattro pali che costituivano il camino centrale per il “respiro” della struttura. Attorno venivano disposti i legni a forma conica ricoperta di foglie, terra e muschio per evitare passaggio d’aria. “L’arte” dei carbonai era soprattutto la vigilanza della combustione, che doveva mantenersi lenta e graduale per la trasformazione del legno in carbone.

Pugnano

Il termine Pugnano ha origini romaniche (da Punius o da Aponius) ed è documentato dall’anno 1000. L’insediamento di Pugnano sorge lungo la strada vecchia che da Roccamalatina conduce ai Sassi e conta numerosi edifici che risultavano in possesso della famiglia dei Malatigni già nel 1378. L’edificio più importante, nella parte a valle, è una casa-torre del ‘300 riccamente ornata con finestrelle in arenaria con arco a sesto acuto, portali decorati ed incisi. Sul retro vi è aggregato un edificio con torre cinquecentesca. A quattro piani, ha una bella cornice di gronda con mattoni disposti a T, a dente di sega e in linea, ed è decorata con fori per rondoni.

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Descrizione

Percorso ad anello che si sviluppa in gran parte all’ombra del bosco. Costeggia le guglie dei Sassi, attraversa stretti versanti in sottobosco, incontra elementi storici delle attività umane d’un tempo come l’antica Carbonaia, o anche edifici di pregio, come alcune case-torri di origine medievale.

Punto di partenza è l’ampio parcheggio della Casellina, situato al margine della strada che da Roccamalatina conduce ai Sassi. Da qui è possibile, in pochi minuti, raggiungere il Borgo dei Sassi, non prima di aver ammirato l’antica torre del Castellaro, che ogni anno offre riparo alle colonie di rondoni che ritornano, fedeli, ad abitarla.

Abbandonato il Borgo, il sentiero conduce poi verso la valle del rio Tregenda dopo una ripida discesa verso la vecchia Carbonaia e un’ampia veduta sull’antico borgo di Castellino delle Formiche. Il ritorno a Roccamalatina passa, infine, per l’antica casa-torre di Pugnano.

Si possono notare anche qui specie botaniche e faunistiche legate agli ambienti più umidi. Le felci sono particolarmente abbondanti, ma anche fioriture di sottobosco, diversificate nei vari periodi stagionali. Presenti varie specie di uccelli di bosco, con prevalenza di picchi, pettirossi, scriccioli e tordi. Tra i rapaci presenti in particolare quelli notturni, con l’allocco tra i più diffusi