Sui monti di Sant’Anna

Da S. Anna Pelago a S. Anna Pelago

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

7.7km

Difficoltà

E

Durata

3h 54min

Dislivello +

593m

Dislivello -

593m

Quota di partenza

1230m

Quota di arrivo

1230m

Quota minima

1230m

Quota massima

1656m

Abetaia delle Acque Chiare

Composta da abete rosso, fu impiantata dal Corpo Forestale dello Stato dopo la rovinosa frana che aveva interessato S.Annapelago nell’inverno 1896-97. La località è nota come i Piani delle Acque Chiare. Nel bosco si possono vedere le opere di drenaggio per evitare le frane, consistenti in piccoli canali e buche di raccolta delle acque piovane.

Fontana di Cà la Guardia

A circa 300 metri di distanza dai Piani delle Acque Chiare, in un’ampia faggeta si trova il rifugio di Cà La Guardia (non gestito), presso il quale vi è una magnifica fontana con casupola in pietra coperta a lastre, muretto e antistante pavimentazione, utile come punto di sosta e di ristoro.

Lago di Montalbano

Il nome deriva dalla presenza di una modesta zona umida alimentata per lo più dallo scioglimento delle nevi e dalle precipitazioni piovose e può prosciugarsi durante la stagione estiva. Questa piccola zona umida è alimentata da una sorgente che spesso d’estate si prosciuga. L’area, posta a 1.520 metri di altitudine, è suddivisa in due zone: a nord troviamo lo specchio d’acqua, mentre a sud-ovest è presente una torbiera con la sua tipica vegetazione.

Monte Spicchio

Tipico massiccio dell’Appennino, il monte Spicchio non presenta un’altezza particolarmente elevata (1.656 metri). Posto sul crinale, è attraversato dal sentiero 00 e presenta versanti boscosi e non troppo ripidi. La cima è piatta e senza alberi, da cui si può godere di una bella e ampia vista a trecentosessanta gradi, dalle Alpi Apuane fino alla val di Luce. Dal monte Spicchio nasce il rio Perticara, affluente del torrente Scoltenna.

I Diacci

Posti nelle vicinanze dell’arrivo della seggiovia di monte Albano, ad un’altitudine di 1.565 metri, si presentano con tre piccoli invasi collegati fra loro da un ruscello. Solo due hanno la presenza di acqua (non in modo permanente), mentre il terzo, il più grande, è interrato. Qui sono presenti alcune specie acquatiche come la rana temporaria e i tritoni, ed è visibile una specie floristica di Ranunculus flammula di estremo interesse botanico.

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Descrizione

Percorso ad anello fra abetaie, faggete, zone umide e panorami unici dal crinale appenninico. La prima che si tocca è l’abetaia dei Piani delle Acque Chiare, realizzata, insieme a diverse opere di drenaggio, dalla Forestale dopo la frana di S. Annapelago dell’inverno 1886-1887. Dopo una salita in un bosco di faggi si raggiungono le pozze temporanee del lago di Montalbano, piccola zona umida costituita da uno specchio d’acqua (asciutto in estate) e da una torbiera con la sua tipica vegetazione. Raggiunto poi il sentiero CAI 00, si può salire sul monte Spicchio, caratterizzato da potenti affioramenti di arenaria macigno, da cui si può godere di una splendida vista a 360 gradi. Attraverso boschetti di faggio e radure si raggiungono poi la cima del monte Albano e, successivamente, i cosiddetti Diacci, piccoli invasi collegati tra loro con un ruscello, che presentano interessanti specie floristiche e faunistiche, prima del ritorno sul sentiero CAI 555.