Tra pascoli e capanne celtiche

Da Doccia a Doccia

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

8.6km

Difficoltà

E

Durata

4h 40min

Dislivello +

773m

Dislivello -

773m

Quota di partenza

1373m

Quota di arrivo

1373m

Quota minima

1365m

Quota massima

1808m

Il Muraglione di Rio Cella

Posto ai piedi del monte Cimone a quota 1.510 metri, il cosiddetto “Muraglione” è un’imponente opera costituita da un grande muro a secco di sassi squadrati costruito a protezione delle rovinose piene del rio Cella che scorre a fianco. È un ottimo punto di sosta prima dell’ascesa alla vetta del monte Cimone.

Cristo dell'Alpe

Il Cristo dell’Alpe è un cippo in pietra arenaria con l’immagine di Gesù che si trova al Campile di Fiumalbo, lungo il sentiero 489 del CAI, ai piedi del monte Cimone a 1.600 metri di quota. È stato edificato nel 2003 su proposta della Confraternita del SS. Sacramento di Fiumalbo, su iniziativa del priore Luigi Fraulini, che ha anche scolpito la parte in pietra. L’immagine all’interno della nicchia è invece dell’artista Dario Brugioni, anch’egli confratello del SS. Sacramento. Il sentiero lungo il quale è collocato era percorso negli anni passati dai pastori, che portavano le loro greggi al pascolo nel periodo estivo, e dai residenti del paese che volevano raggiungere celermente i paesi situati aldilà del monte Cimone. L’iscrizione posta sul monumento è una supplica al Signore affinché protegga i viandanti, i pastori e l’acqua che sgorga dalle sorgenti.

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Descrizione

Il percorso si sviluppa dall’antico abitato di Doccia (frazione del comune di Fiumalbo) verso le praterie di alta quota, tra estesi vaccinieti (le brughiere di mirtillo nero) e pascoli, con ampi spazi aperti e diversi punti panoramici. Connotano l’itinerario i particolari e antichi elementi architettonici rappresentati dalle “capanne celtiche”, abitazioni costruite con pietre locali, ma con tetto rivestito in paglia e di forma frontale “a scalette”, geometrie che ricordano analoghe costruzioni del Nord Europa. Lungo questo itinerario se ne incontrano diverse, sia ristrutturate che originarie. Pietre antiche murate “a secco” si ritrovano anche al cosiddetto Muraglione, eretto un tempo come protezione dalle rovinose piene del rio Cella, prima di raggiungere l’ampio spazio erboso del Campile, da cui si gode di un’ampia e panoramica visuale. Da qui si percorre lo “stradone dei faggi” lungo la fiancata fiumalbina del monte Cimone, dove non è difficile scorgere in cielo aquile solitarie in volo di caccia. Un altro bel panorama lo si trova poi sull’altipiano di Piancavallaro, ai piedi della vetta del Cimone, dove la vista spazia dal monte Gomito al Rondinaio, fino ai monti Cusna e Prado. Lungo la discesa per il rientro, infine, s’incontrano alcune capanne celtiche ristrutturate come abitazioni private.