Alta Via dei Parchi Tappa 08

Da Lago Santo Modenese a Abetone

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Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

14.2km

Difficoltà

EE

Durata

7h 35min

Dislivello +

1234m

Dislivello -

1345m

Quota di partenza

1503m

Quota di arrivo

1392m

Quota minima

1392m

Quota massima

1890m

Madonna del Lago

Antica cappella in pietra restaurata dagli alpini, posta fra gli alberi in bella posizione a ridosso delle sponde del lago Santo, a 1.501 metri di quota. Piccola e graziosa, al suo interno vi è un piccolo altare e si può ammirare un affresco della Beata Vergine che protegge il luogo. All’esterno, nelle vicinanze della chiesa si trovano alcune statue in pietra di santi.

Lago Torbido

A soli 300 metri dal lago Turchino, è il lago Torbido, uno specchio d’acqua pieno solamente nei mesi primaverili, in contemporanea col disgelo. Tuttavia, il bel panorama intorno al lago ha fatto sì che questo abbia acquisito un notevole interesse turistico. Si trova vicinissimo alla vetta del monte Rondinaio (1.966 metri) e vicino a quella, quasi incombente, del monte Rondinaio Lombardo (1.830 metri). Peculiarità caratteristica del Torbido sono le rocce granitiche del fondale macchiate di nero, visibili durante il periodo estivo quando il lago si ritira ed è in secca.

Lago Santo

Ai piedi del ripido versante nord-orientale del monte Giovo, si trova il lago Santo. Con un perimetro di 1,5 chilometri e una profondità di circa 20 metri, è il più grande invaso del Parco del Frignano e ha origini glaciali, come molti altri della zona. Alimentato da freddissime sorgenti sotterranee, è circondato sulla sponda orientale da una faggeta in fase di conversione all’alto fusto, mentre sull’altro versante si trova una comoda passeggiata lastricata che collega una serie di rifugi.

Infopoint Lago Santo

Il Punto informativo del Lago Santo modenese in comune di Pievepelago (MO), è situato all'arrivo della strada che da Pievepelago giunge al parcheggio a pagamento del Lago Santo, ora dotato di servizi pubblici. Il personale preposto fornirà informazioni di carattere generale sulla zona del Lago Santo con materiale informativo, depliants e cartine specifiche.

Lago Baccio

Il lago Baccio è situato all’interno del vallone glaciale Giovo-Rondinaio, contornato da praterie, brughiere di mirtillo nero e rocce montonate. Uno degli specchi d’acqua più belli dell’Appennino Modenese, il lago ha origini glaciali e deve la sua particolare suggestione all’ambiente circostante, dove spicca una faggeta che lo fiancheggia. Una ricca vegetazione palustre circonda le rive e una torbiera occupa il piccolo delta lacustre attraversato da alcuni immissari. Fra le specie rare che si possono osservare nei pressi del lago, si ricordano il Trifoglio fibrino, il Pennacchio rotondo e il Coltellaccio fusto semplice. Unica presenza ittica la Trota fario, immessa per esercitare la pesca sportiva.

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Descrizione

Tappa molto affascinante dal punto di vista ambientale e paesistico, anche se un po’ sciupata dagli impianti sciistici della Val di Luce; nella valle del Sestaione si attraversa la più bella foresta incontrata finora sull’Alta Via. Dalle rive del Lago Santo si segue la comoda mulattiera che sale rapidamente al Lago Baccio, ai piedi di uno splendido vallone glaciale su cui incombono i dirupi della cresta dell’Altaretto. L’ambiente d’alta montagna accompagna la salita al Passetto (1850 m) aereo intaglio della cresta sottostante la cima del M. Rondinaio, che si costeggia sul lato toscano con qualche passaggio esposto. Tornati sul crinale, il sentiero raversa la estata della Valle delle Tagliole, passando sopra i minuscoli laghi Torbido e Turchino, prima di raggiungere Foce a Giovo, valico attraversato dalla via ottocentesca detta “Strada del Duca”, dove una piccola cappella può servire come riparo temporaneo. Un’altra traversata a mezza costa sul versante emiliano porta al Passo di Annibale, sormontato da un edificio diroccato; la vista si apre sulla valle del Rio delle Pozze, ribattezzata Val di Luce e notevolmente antropizzata dalle infrastrutture sciistiche che si spingono fino alla cima dell’Alpe delle Tre Potenze. Il Lago Piatto si trova proprio sotto una seggiovia; poco dopo si incontra il Passo della Vecchia. Da qui la via più diretta si mantiene in cresta fino al M. Gomito e poi scende all’Abetone. Percorso preferibile è invece quello che dal passo scende alle rive dello splendido Lago Nero, dove si trova un rifugio con locale sempre aperto. La discesa a mezzacosta nella valle del Sestaione attraversa ambienti forestali di rara e primordiale bellezza, con faggi e abeti giganteschi e rocce incrostate di muschi e licheni. Ormai in vista della val di Lima si incrocia una strada forestale che porta comodamente alla Consuma, località distante circa un chilometro dal centro dell’Abetone. La rinomata meta sciistica e turistica è sede comunale e si trova sull’omonimo valico un empo detto di Boscolungo dal nome della vicina foresta; di qui passa la strada fra Modena e Lucca, erminata nel 1781 e prima rotabile moderna ad attraversare l’Appennino settentrionale.

Link utili

Regione Emilia-Romagna