Anello di Cà Vai

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

4.2km

Difficoltà

E

Durata

1h 52min

Dislivello +

230m

Dislivello -

230m

Quota di partenza

482m

Quota di arrivo

482m

Quota minima

301m

Quota massima

493m

Casa Torre della Colombaia

a casa torre della Colombaia costituisce un valido esempio di questo particolare tipo edilizio di origine tardo medioevale (sec. XV-XVI) assai diffuso nel territorio collinare. In origine queste strutture edilizie avevano carattere difensivo, poi convertitesi ad abitazioni di famiglie principalmente dedite alla coltivazione dei terreni collinari. La struttura non è visitabile, ma è particolarmente significativa per la presenza di simboli e raffigurazioni beneaugurali. Fonte: Ente Parchi Emilia Centrale – Giuliano Cervi

Argille varicolori Rio Giorgella

Le argille che si osservano nella valle del Rio Giorgella si depositarono nelle profondità dello scomparso oceano Tetide, in ambienti marini che oggi chiamiamo di piana abissale, alla fine del Cretaceo. Queste argille affiorano nei calanchi dando origine ad uno spettacolare effetto cromatico con tonalità che spaziano tra il nero e il rosa con sfumature di viola e rosso. Fonte: Ente Parchi Emilia Centrale – Giuliano Cervi

Siti di cava dismessi Rio Giorgella

e prime cave in Appennino si sviluppano a partire dagli anni ‘50 del secolo scorso. L’argilla estratta veniva poi accumulata nelle aia per essere poi trasportata. In questo sito estrattivo dismesso è possibile osservare accumuli di argille dalla spiccata tonalità scura particolarmente ricche di manganese che affiorano nel fondovalle del rio Giorgella a poca distanza dal punto di sosta attrezzato. Fonte: Ente Parchi Emilia Centrale – Giuliano Cervi

Argille varicolori del Casale

L’anfiteatro calanchivo delle argille varicolori del Casale è riconosciuto tra i geositi dell’Emilia-Romagna per la sua spettacolarità cromatica e per il suo inusuale assetto geomorfologico. In queste esposizioni è possibile cogliere molto bene i caratteri litologici dell'unità geologica, segnata da una prevalente matrice argillosa di colore variabile: rosso mattone e rosso vinato, grigio chiaro e scuro, grigio verdastro. I colori si distribuiscono tipicamente secondo bande ordinate o in modo disomogeneo, a sottolineare l'assetto caotico dell'unità, nella quale si trovano, inclusi tra le argille, frammenti di arenarie fini, siltiti e calcari marnosi. Fonte: Ente Parchi Emilia Centrale – Giuliano Cervi - RER

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Descrizione

L’anello escursionistico di Ca’ Vai percorre un territorio caratterizzato dall’inaspettato e suggestivo scenario delle antiche argille varicolori del comune di Baiso. Il tracciato è su comodo sentiero (CAI 632A e 632B), accompagnato da una serie di cartelli che descrivono le peculiarità geologiche, paesaggistiche e naturalistiche presenti lungo il percorso; a metà itinerario si incontra un attrezzato punto di sosta che agevola l’eventuale svolgimento di attività didattiche. È consigliato di iniziare l’escursione dal piccolo parcheggio realizzato a lato della strada comunale Baiso-Visignolo, in località Casale; da qui, andando verso est, si scende nel fondovalle oltrepassando la vicina pregevole casa a torre della Colombaia. Proseguendo, dopo circa 15 minuti ci si affaccia ad uno spettacolare affioramento di antiche argille abissali intensamente colorate di rosso, nero, rosa e viola. Di seguito, attraversando estese praterie arbustate ricche di ginestre e orchidee selvatiche, si giunge ad incontrare il vecchio borgo di Ca’ Vai, oltrepassato il quale, dopo altri 20 minuti, sfocia nel fondovalle, immettendosi su un ampio tratturo che raggiunge in pochi minuti il vicino punto di sosta realizzato in prossimità di un sito estrattivo dismesso di argille nere. Si prosegue quindi su terreno debolmente ondulato, iniziando successivamente a salire inizialmente tra estese praterie e successivamente nel folto bosco di Pietracava, sino ad incontrare il panoramico ciglio di una chiostra calanchiva dalla quale si scorge distintamente verso sud l’inconfondibile guglia rocciosa del monte Valestra. Da qui, dopo pochi minuti di cammino, si chiude l’anello ritornando nuovamente al punto di partenza.