Alta Via dei Parchi Tappa 06

Da Lama Lite a San Pellegrino in Alpe

hiking-15
Escursionismo
webmapp map

Dettagli Percorso

Lunghezza

18.5km

Difficoltà

E

Durata

9h 24min

Dislivello +

1436m

Dislivello -

1666m

Quota di partenza

1728m

Quota di arrivo

1498m

Quota minima

1386m

Quota massima

1829m

Monte Giovarello

Il monte Giovarello (1.760 metri) si trova lungo il versante sinistro del torrente Dolo. Mostra una morfologia a circo del tutto particolare con pareti rocciose rivestite dalla vegetazione. Nell’ascesa alla vetta si passa dai castagneti da frutto alle faggete per arrivare alla vasta prateria d’alta quota. Il panorama è suggestivo: dalla cima si possono ammirare la pietra di Bismantova, le Alpi Apuane e la Garfagnana e, nei giorni più tersi, anche la catena delle Alpi. Ai piedi del monte si trovano i passi del Giovarello e delle Forbici, punti di tappa e partenza di numerose escursioni nella zona.

Torbiera La Maccherie

Le Maccherie sono una località posta a ridosso del crinale appenninico, ai confini tra le province di Modena e Reggio Emilia, dove sorge un piccolo rifugio forestale ed è presente una torbiera di rilevante interesse botanico, che assegna valenza naturalistica a tutta l’area. Qui si possono osservare i pennacchi a foglie strette (Eriophorum angustifolium); la Carice di Davall, essenza tipica delle torbiere centroeuropee e rara in Appennino; la genzianella stellata (Swertia perennis) e l’erba unta (Pinguicola vulgaris). Segnalata inoltre, a livello faunistico, la specie anfibia della rana montana (Rana temporaria).

San Geminiano

La località di San Geminiano si trova lungo la direttrice dell’antica Via Bibulca, il più antico esempio di viabilità transappenninica della zona, che poteva essere percorsa da un paio di buoi aggiogati, da cui il nome. Luogo abitato fin dai tempi remoti, nell’XI secolo si hanno notizie della costruzione di un piccolo ospizio, proprio nelle vicinanze della ricca sorgente detta “del Silvano”. Al margine dei prati presenti in questa località si erge la piccola cappella dedicata a San Geminiano, che secondo la leggenda, si era ritirato qui come eremita fino a che i cittadini modenesi non lo vennero a prelevare affinché divenisse il loro pastore. Fu in questa circostanza che il Santo, giunto a Cognento, conficcò nel terreno il suo bastone da pellegrino e fece zampillare dal terreno una copiosissima sorgente della stessa acqua che sgorgava nei prati che era stato costretto a lasciare.

Passo delle Radici

Situato a 1.529 metri di altitudine, il passo delle Radici è un valico che separa i territori provinciali di Modena, in Emilia, e di Lucca, in Toscana. Esso mette in comunicazione la Garfagnana con la valle dell’alto Secchia. Di questo valico si hanno notizie fin dal Medioevo perché da qui transitava anche l’antica via Bibulca. Notizie certe si hanno già nella prima metà dell’VIII secolo, quando con il re longobardo Liutprando venne aperto il valico delle Radici per poter collegare la montagna modenese, strappata ai Bizantini, con i possedimenti longobardi della Garfagnana.

Scarica tracciato GPX

Descrizione

Giornata breve e dai dislivelli modesti, accompagnata da vedute indimenticabili delle Alpi Apuane; all’arrivo il camminatore è accolto dalla serena bellezza dell’antico ospizio di San Pellegrino in Alpe. Da Lama Lite si torna sul crinale costeggiando i contrafforti rocciosi del M. Prado con ampie vedute dell’alta valle del Dolo ricoperta dai boschi dell’Abetina Reale. Una dolce salita porta all’ampia sella di Bocca di Massa (1816 m), poi il percorso scende lungo la cresta panoramica che si abbassa nel Passo delle Forbici, dove incrocia la strada forestale che va dal Casone di Profecchia alla Segheria dell’Abetina Reale lungo il tracciato di un’antica via di valico; nei pressi, un cippo ricorda gli otto partigiani caduti in combattimento nell’agosto 1944. Un viottolo a mezza costa porta al Passo del Giovarello; qui si lascia il crinale per scendere lungo una mulattiera lastricata nella conca acquitrinosa delle Maccherie, dove il portico di un piccolo rifugio può offrire riparo temporaneo. Poco dopo si incontra la strada che sale dai Prati di San Geminiano ricalcando il racciato dell’antica Via Bibulca e che in direzione opposta porta in breve al Passo delle Radici, principale valico stradale fra Emilia e Garfagnana, dove eventualmente si può pernottare. Dal passo si può camminare lungo la strada asfaltata che in meno di due chilometri porta a San Pellegrino in Alpe, antico ospitale per viandanti e pellegrini; in alternativa si può seguire il viottolo sul lato toscano che porta al borgo con modesti dislivelli. San Pellegrino è l’abitato permanente più alto dell’intero Appennino settentrionale e da quassù la vista sulle Apuane e sulla Garfagnana è veramente splendida.

Link utili

Regione Emilia Romagna