Romea Strata T12NL

Da Samone a Montese

hiking-15
Escursionismo
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Dettagli Percorso

Lunghezza

20.2km

Difficoltà

E

Durata

9h 57min

Dislivello +

1460m

Dislivello -

1256m

Quota di partenza

601m

Quota di arrivo

805m

Quota minima

412m

Quota massima

812m

Samone

La prima citazione del paese risale al 1048. La parrocchiale di San Nicola, del XII secolo, conserva all’interno un quadro del Santo del ‘700 ed una tavola dorata che raffigura la Madonna col Bambino. Il campanile, iniziato nel 1678, è adorno di torre merlata aggiunta nel 1866. La sommità antica, occupata dal castello, è il Poggiolino che rivela costruzioni con sottopasso, portali e finestre a sesto acuto del ‘300 e ‘400. Vanno citati anche l’oratorio di Sant’Antonio, poi della Madonna della Neve, che conserva un calice in bronzo argentato del ‘500. Sul posto un voltone immette in una corte ove si nota un’immagine sacra in cotto del ‘700.

Oratorio del Monte della Riva

Oratorio ottocentesco, denominato “della Provvidenza”. Di scarso interesse architettonico, conserva al suo interno l’immagine della Madonna e numerose tavolette votive. Più curiosa, a lato (versante sud), è la cappelletta detta “della Cisterna” o di “Montevecchio” o “della Riva”, costruita nel 1835. All’interno, entro un grande masso, era stata scavata una nicchia che conteneva l’immagine della Madonna di San Luca. Pesantemente restaurata nel 1980 è ora “Chiesetta degli Alpini”.

Monte della Riva

Il rilievo, la cui cima è posta a 801 metri di altitudine, è situato a nord-ovest di Zocca e si presenta come una dorsale che domina l’alta valle del fiume Panaro. A livello geologico è costituito da una sequenza arenacea e calcareo-arenacea di età miocenica appartenente alla formazione di Bismantova. In rapporto alla particolare morfologia del monte, appare notevolmente accentuato l’effetto-versante sulla copertura vegetazionale: quello esposto a sud è fortemente arido e assolato con prevalenza di verella, oltre ad un’interessante presenza di pino nero, mentre a nord crescono castagni e carpini. Elementi di notevole rilevanza paesaggistica sono i tratti di paesaggio agrario tradizionale posti ai piedi ed a corona del rilievo boscato, come quelli posti nelle adiacenze del borgo di Montalbano, a Ca’ Pizza e alle Lame.

Oratorio del Cantone

Toponimo derivante dal latino canthus (angolo). Fondato nel 1716 e dedicato a San Filippo Neri, l’oratorio del Cantone fu eretto dal religioso Sansone Sansoni. La bella facciata è caratterizzata da due paraste che reggono un cornicione sormontato da una guglia ornata ai lati da pinnacoli, completati a loro volta da due pregevoli stelle in rame. Nei pressi dell’oratorio è ancora presente un bell’edifico rurale, nel quale spicca la torre cinquecentesca con colombaia coperta a quattro falde e tipico soffittino di gronda formato a doppia fila di mattoni disposti a T e a denti di sega.

Montalbano

È nominato la prima volta nel 1197. Nel 1306 i Capitani di Montalbano sono annoverati nel “Libro delle famiglie nobili di Modena”. Tornato sotto il dominio degli Estensi fece parte della Podesteria di Montetortore. Venne distaccato nel 1629 per essere infeudato prima al marchese Barbieri Fontana poi al marchese Bellincini; nel 1637 divenne feudo dei Montecuccoli sotto cui rimase fino alla fine del XVIII secolo. Il borgo antico è di grande suggestione: l’interno della chiesa di Santa Maria Assunta è un delicato esempio di architettura settecentesca. L’attigua canonica risale al XVI secolo, mentre la nuova canonica, alla sommità del borgo, fu realizzata nel XVII secolo sui resti dell’antico castello.

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Descrizione

Dall'ufficio postale di Samone, tenendolo alle spalle, si procede a sinistra lungo la Strada Provinciale n°26 sempre seguendo le indicazioni del sentiero CAI 400/2. si attraversa tutto il paese e, dopo 600 metri, si prosegue in salita lungo via Castellana (asfaltata e in salita). La si segue sempre, senza abbandonare le indicazioni, attraversando l'aia di una fattoria dopo 500 metri e procedendo sempre in salita verso la sommità della collinetta su strada sterrata. Raggiuntala, si prosegue a destra fino a trovare la strada asfaltata in prossimità del cartello indicante 1538 con sotto vi è il segnale CAI (località Ca' Nicolai). Si va diritto in direzione del sentiero CAI 400/2 (variante 1/C percorso Parco Regionale Sassi di Roccamalatina) che si segue sempre ora in direzione del Monte Cisterna- Montalbano-Zocca. Si raggiunge il monte Cisterna e la sua chiesetta dopo 2.1 km e si prosegue in direzione Serra Montalbano- Montalbano-Zocca che si raggiunge dopo 1.2 km. Si procede a scendere, sempre seguendo il sentiero CAI 400/2 (variante 1/C percorso Parco Regionale Sassi di Roccamalatina), fino a raggiungere il paese di Montalbano in via Borgo Antico, dopo 600 metri. Si attraversa il borgo e, raggiunta la strada principale asfaltata di via Montalbano (in curva), si prosegue a salire verso il cimitero. Si sale per 730 metri e si gira a destra, seguendo il segnale CAI sulla pianta, verso una casa che ha sul vialetto una macina sulla sinistra, il cui ingresso è caratterizzato da un muro in sassi faccia a vista un arco. Si costeggia il muro e si seguono sempre i marcatori CAI 400/3, proseguendo sempre diritti. Si arriva così, dopo 550 metri, alla strada asfaltata e si prosegue sempre diritti, ancora in leggera salita per un centinaio di metri, svoltando a destra su strada sterrata seguendo sentiero CAI 400/3 . La strada scende e poi sale fino a trovare nuovamente una strada asfaltata, via Rame, che si segue andando a destra lungo il sentiero CAI 400/3. Lo si segue sempre andando in direzione di Rosola. Dopo 400 metri si ritorna su strada asfaltata, la si segue a sinistra per 160 metri e poi si svolta a destra, sempre seguendo indicazioni CAI 434 Rosola, fino a raggiungere Rosola dopo 600 metri. La si attraversa e si procede, all'incrocio con la strada asfaltata, verso sinistra a scendere in via Rosola. Si deve ora seguire la strada asfaltata verso sinistra, poco dopo si arriva ad una curva con 2 ponti (di cui uno crollato) e si segue sempre la strada asfaltata. Dopo 2.2 km si raggiunge il trivio in località Semelano e si procede seguendo la strada di destra in direzione della chiesa, che si può vedere, lungo via Pradalera. Si segue il sentiero CAI 434 verso Montese con un continuo sali e scendi, ma sempre ben segnalato. Dopo 4.9 km si raggiunge via Mignolino, strada asfaltata, che si segue per qualche decina di metri andando a sinistra. Si sale poi, sempre seguendo il sentiero 434, su capezzagna che entra in un boschetto e che ritorna poi asfaltata dopo 250 metri. Si prosegue andando a sinistra e raggiungendo la Strata Provinciale n°27 dopo un km. Si segue ora la Strada Provinciale n°27 per 1.2 km fino a raggiungere il comune di Montese.
 

Link utili

romeastrata.org